Venerdì 9 aprile al mattino verso le 7.45 quando mi sono alzata dal letto non riuscivo a trattenere la plin-plin da dover indossare l'assorbente. Chiamo mia suocera e mi faccio portare all'ospedale per un controllo. Nel mentre della visita si sono rotte le membrane del sacco, morale: sotto osservazione per 48 ore e se non entravo in travaglio spontaneo la mattina del'11 aprile me lo inducevano con flebo di ossitocina o gel vaginale.
Non mi andava l'induzione e fino all'ultimo sembrava che non avessi scelta ma alle 23 del sabato 10 aprile le prime contrazioni sono iniziate. L'ostetrica di turno non era riuscita a capire se stava cominciando la fase del travaglio perché le contrazione erano localizzate nell'intestino, come se avessi degli attacchi di coliche intestinali forti, così mi hanno lasciata dicendomi che sarebbero tornate più tardi.
Da sola in camera, ho iniziato il travaglio in ginocchio sul pavimento con un cuscino sotto le ginocchia e uno sotto il viso, appoggiato sul letto come se stessi pregando. Ho iniziato il travaglio all'01.15 di notte. Sono entrate le ostestriche e mi hanno visitata (era ora).
Arrivato mio marito proprio in quel momento siamo andati in sala parto e sempre nella posizione a carponi su un letto da parto ho ascoltato il mio corpo e le spinte che chiedeva il Diego per uscire. Alle 02.00 dell'11 aprile 2009 è nato peso 2.940.
Un'ostetrica anziana che lavorava in quell'ospedale da 30 anni ha detto che era la prima volta che assisteva ad un parto in quella posizione.
Ho sperimentato proprio il rilassamento che dicono che c'è tra una contrazione e l'altra che ti porta perfino ad addormentarti, scaricavo tutto il dolore delle spinte sul cuscino che avevo tra le braccia, e spinta dopo spinta interagivo con mio marito guardandolo in viso e stringendoli la mano. L'ostetrica che io avevo alle spalle bravissima mi incoraggiava mi massaggiava le cosce e mi faceva impaccchi di acqua calda.
Al momento che è nato lo hanno pulito sommariamente, mi hanno fatto girare e sedere sul lettino e me lo hanno messo tra le braccia, ancora con il cordone attaccato la placenta in utero e sporco di vernice caseosa è stato mio marito dopo poco tempo a tagliare il cordone.
Lavato e pulito in una stanza intima con mio marito al fianco l'ho attaccato al seno. UNA parola sola MAGIA di un legame che ormai è iniziato.
Sono come nuova non ho subito nessuna episiotomia nessun punto di sutura. Un parto meraviglioso in una posizione inusuale.
Un'esperienza unica che mi commuove solo al pensiero
Rosita e Diego 12 giorni (post originale)
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