venerdì 30 dicembre 2011

mi è preso il panico e ho mentito

Mi sono svegliata alle tre di notte in preda a forti contrazioni. Arrivata in clinica, mi dicono che la situazione non si muove e che il travaglio non è ancora iniziato (la dilatazione di due cm era passiva, secondo loro).

Io rispondo che al terzo figlio, FORSE sono in grado di riconoscere i sintomi.

L'ostetrica sostiene di non poter chiamare ancora l'anestesista, ma intanto mi fa accomodare nella mia camera (stanza privata in clinica). Passa un'ora e mezza in cui resisto al dolore soltanto perchè le mie contrazioni hanno la durata di trenta secondi. La sofferenza aumenta e anche la mia esasperazione.

Così, memore delle esperienze precedenti, decido di affrontare il toro per le corna. PRETENDO di avere l'analgesia.

venerdì 16 dicembre 2011

sono felicissima e quasi sotto shock

Il 6 novembre ero a 39 sett. e chiamo Valeria per dirle che avevo prenotato i monitoraggi e le chiedo quando volevamo incominciare a farli, lei mi dice che il giorno dopo sarebbe stata di turno e di andare verso le 22.

Mi chide se volevo andare direttamente con lei dopo il corso di preparazione al
parto che anche io stavo frequentando. Le rispondo che ci saremmo viste lì, ma che preferivo andare con la mia macchina. Avevo qualche contrazione ma stavo bene e dopo un bagno sono andata a dormire.

Durante la notte mi svegliano i dolori e mi stupisco di percepirne la regolarità. mi riaddormento e tento di non pensarci, non mi sentivo ancora pronta...

Dovevo portare i bambini a scuola la mattina, il mio compagno si era preso le ferie da qualche giorno dopo.

venerdì 9 dicembre 2011

li vedevo in una piccola foto

Esattamente sette anni fa vedevo per la prima volta il viso dei miei figli.

Lo vedevo in una piccola foto, nemmeno tanto nitida, loro tre seduti su un divano belli sorridenti….

Che emozioni! Che ricordi!

Ricordo che quella mattina era la prima mattina d’autunno con un freddo pungente… finchè siamo entrati negli uffici dell’ente. Poi, all’improvviso, il cuore si scaldò…

La prima reazione fu un pianto, un pianto di gioia. Seguito da una fase di ebetismo assoluto… l’addetta dell’ente parlava, spiegava, leggeva, ma noi non capivamo niente, con gli occhi fissi sulla foto!

venerdì 2 dicembre 2011

sono una mamma teen-ager

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post, ma purtroppo gli impegni, lo studio, la mia Giuli mi tengono sempre occupata e il tempo non basta mai per fare tutto quello che vorrei, ma rieccomi a raccontare la mia lunga storia...

Pian piano la mia pancia cresceva, come cresceva la piccola vita che era dentro di me. Col passare del tempo ho imparato tutti i movimenti che la mia piccola faceva, ricordo benissimo i suoi piedini che ogni tanto spingevano contro le costole, il suo sederino proprio al centro della mia pancia e il suo piccolo testino che guardava verso il basso, nella posizione giusta pronta per nascere.

Ricordo che una volta, durante un'interrogazione di latino, in cui ero molto agitata, la mia cucciola aveva iniziato a muoversi facendomi ridere e facendomi diventare rossa davanti a tutti!

Non uscivo molto, in quel periodo odiavo la gente e mi dava sui nervi! Possibile che appena mettevo piede fuori la gente puntava il suo odioso sguardo verso la mia pancia e poi verso il mio viso!

venerdì 25 novembre 2011

ed allora ho pianto

La data prevista per la nascita di Claudia era il 3 ottobre, ma i primi sintomi del parto imminente mi sono comparsi già nel pomeriggio del 30 settembre. Verso le 18 ero a casa con il mio ragazzo Alessandro ed ho iniziato a sentire le prime doglie, dolori lievi se paragonati a quelli che verranno poi, così ho telefonato a mia sorella Lucia per avvisarla, lei avrebbe dovuto poi avvertire mia madre.
Io e il mio ragazzo abbiamo atteso che i dolori diventassero più intensi e ravvicinati e attorno alle 22 chi siamo recati all’ospedale con tutto il necessario per il ricovero.

Arrivati in reparto mi fanno subito una visita ginecologica, ma essendo questo il mio primo parto la dilatazione procede lentamente. Le doglie diventano sempre più forti, più ravvicinate, il dolore è molto intenso, forse il più forte che mi sia mai capitato di provare, ma mi trattengo, non voglio urlare, né emettere suoni strani, tento in ogni modo di resistere è una cosa che mi sono promessa di fare (sono piuttosto timida, e mi imbarazza urlare dal dolore o fare smorfie e suoni per lo sforzo davanti a estranei, ai medici e all’ostetrica).

venerdì 18 novembre 2011

mille nuove molecole umane

La gravidanza era tranquillamente a termine.

Dico “tranquillamente” perchè tra la 34esima e la 40esima settimana sappiamo che il feto è comunque “giusto”, senza problemi di immaturità né di vecchiezza, né di eccesso di peso. E io transitavo proprio al centro di queste 6 settimane di discrezionalità.

Quella mattina, molto presto, salutai il marito che mi teneva d'occhio, per quanto poteva, ma intanto seguiva i suoi impegni altrove, molto altrove: in Inghilterra in Turchia e altri posti ancora, ma mai a casa o vicino dietro l'angolo.

Non ci contavo, peraltro... Sarà perchè ho dei cromosomi antiquati o perchè ho una sorella ostetrica, ma la gravidanza e il parto per me sono cose di donne.

venerdì 11 novembre 2011

la mia stanchezza ora è carica di gioia

La giornata trascorre come molte altre a casa. Io cerco di sfruttare questi ultimi giorni, forse ore per qualche lavoretto o regalo per i miei piccoli. Con il trapano buco dei cubetti di legno per il piccolo Ale da infilare con una stringa e li dipingo. Cucio una mini fascia in lino cosicchè Ale possa portare la sua bambola “Maschio” come io e il suo papone porteremo Federico.

Dopo cena guardiamo tutti insieme una puntata dei Simpson al computer e poi mettiamo a letto Ale. Noi invece decidiamo di finire di leggere le ultime pagine del libro “Parto di testa” che avevamo iniziato e mai finito quando ero in attesa di Ale e alle 23.45 andiamo a letto.

Io, al contrario di Davide, non riesco a prendere subito sonno e dopo neanche mezz’ora si rompono le acque!

venerdì 4 novembre 2011

ho partorito in Spagna

Avevo pianificato il parto in casa nei minimi dettagli, frequentando un corso pre-parto privato con il mio compagno che ci avrebbe preparato a partorire anche sotto un bombardamento. La valigetta delle medicazioni era pronta da un mese (Cebenine, disinfettanti, garze...). Avevo chiaramente in testa gli stadi di progressione del parto: prodromi, contrazioni ogni 5 e 2 minuti, fase espulsiva. Avevamo provato posizioni e respiri, avevo deciso di non volere partorire in acqua ma sul letto. ospedale a 10 minuti.

Allo scoccare della settimana 40 ancora niente, anche se avevo avuto contrazioni sparse per tutto il mese di agosto ed ero arrivata oramai ad avere difficoltà a stare seduta bene su una sedia, dovevo stare semisdraiata, uff, e ancora nessun segno da parte di Marc di voler nascere.

A 40+4, alle 22.12 del 28 agosto sento le contrazioni ma sono diverse, sono REGOLARI! Ogni 10 minuti, non 9 e non 11, ma veramente ogni 10 zac, una contrazione di un minuto mi lascia piacevolmente sorpresa. All'inizio.

venerdì 28 ottobre 2011

ho avuto il parto che sognavo... e ci sono ancora per raccontarlo

Premetto che, secondo me, quando si è in attesa o si programma una gravidanza non bisognerebbe mai leggere nè i racconti del parto, nè guardare i video del parto su Youtube (io l'ho fatto e sono svenuta), nè parlare con persone che hanno avuto particolari sfighe durante il parto. Io sono tra queste ultime.
Trascrivo il racconto del parto che avevo postato su Alf pochi giorni dopo che la Purulla era nata, quando ero ancora "fresca" di ricordi.

Domenica dopo aver fatto un bel bagno caldo alle 14:50 circa inizio ad avere qualche doloretto. Mi preparo e vado con mio marito a trovare miei suoceri... e mentre beviamo il the i doloretti diventano più intensi e ravvicinati. Guardo l'ora, sono ogni 5 minuti circa, non mi piego in due dal male ma dico che è il caso di avviarci in ospedale...

venerdì 21 ottobre 2011

ho partorito due volte

Ho avuto la-gravidanza-perfetta.

Non una nausea, non un problema, ecografie ed esami da manuale. Ho viaggiato, ho lavorato fino all’ultimo: la cosa più grave che ho patito sono stati i pianti scatenati dagli ormoni guardando Ugly Betty. Ho seguito coscienziosamente il corso preparto, fatto gli esercizi con scrupolo, immaginando di contrarre un acino d’uva tra le pareti vaginali – e questo è il motivo per cui in casa mia non si compra più uva, ma è un’altra storia –, immaginando le contrazioni di dolore buono, d’aiuto per la mia bimba. Ho preparato la valigia con l’occorrente per allattare un asilo nido. Insomma, ero serena e felice, sicura che sarebbe stato tutto facile come la mia meravigliosa gravidanza.

Quindi, quando il giorno del mio compleanno comincio ad avere le doglie, sono sempre contenta, anche quando i il dolore aumenta. Alle 8 di sera vado in ospedale e scopro che dopo cinque ore di contrazioni ogni 4 minuti ho una dilatazione di 2cm.

venerdì 14 ottobre 2011

ho partorito in Messico

Rimasi incinta nel 1994.

I problemi cominciarono quando andai in un ospedale pubblico per un check-up e si verificò un errore nella tipizzazione del mio sangue. Il mio gruppo è Rh negativo, ma dal test dell’ospedale risultò Rh positivo. Io feci presente che ci doveva essere un errore ma loro mi ignorarono.

Nello stesso periodo ero in cura presso la clinica universitaria dove avevo studiato. La mia ginecologa confermò che il mio gruppo era Rh negativo e poiché soffrivo di ipertensione arteriosa la mia gravidanza era ad alto rischio. Lei mi consegnò una relazione dettagliata contenente le informazioni che avrebbero dovuto indurre il medico dell’ospedale pubblico a fornirmi le cure di secondo livello, assegnate alle gravidanze a rischio. Ma lui archiviò il documento e continuò a trattarmi come se io avessi una gravidanza normale, a basso rischio, e malgrado ci provai, non fui capace di fargli cambiare idea.

sabato 8 ottobre 2011

sono una Mamma Prima

Mi chiamo Annarita e sono una Mamma Prima, prima del tempo, prima di ogni pensiero, prima di ogni immaginazione…

“La bambina è molto più piccola del previsto. Deve rimanere qui possibilmente da subito”. Il dottore in divisa verde guardava proprio me. Il suo sguardo era serio. La bambina è molto più piccola del previsto… la frase rimbalzava nella mia mente senza riuscire a trovare un pensiero dove fermarsi. Per un attimo rimasi senza fiato. Stava capitando proprio a me? Strinsi la mano di mio marito perché avevo bisogno di contatto. In un momento, tutto il mio mondo crollava.

Di colpo. Non lentamente, ma all’improvviso. Come se un grosso masso mi fosse caduto in testa mentre camminavo fischiettando allegramente guardando il cielo azzurro. Erano sette mesi che mi preparavo al parto naturale, che facevo la ginnastica delle mamme, che andavo a yoga per essere più consapevole al momento del parto… Insomma, nella mia mente ingenua ero convinta che avrei avuto un parto “normale”, senza troppi interventi medici. Volevo godermi la nascita della nostra prima bimba il più naturalmente possibile.

venerdì 30 settembre 2011

"Ciapte a la bara!"

Mia mamma andava in Francia a fare la nunù, la baila. Come aveva un figlio lo lasciava qui alle nonne. Da qui ne andavano tante in Francia a fare la nunù.

Ah, ne sapevo niente quando sono diventata fiütta. Sono corsa da mia mamma, e lei mi ha detto: "Eh, so chì l'é pa niente, faruma tüte parei. Vate pöi nen a bagné i pé" (1). E basta. Invece adesso... Una bambina alta così le hanno già detto tutto, tutto, tutto. E' scandaloso adesso.

Io avevo poi già vent'anni, 'ste donne compravano tutte in casa, e mia mamma mi dice: "Vieni con me, andiamo da Anin che è qui sotto, le hanno portato un bel fiet". Entriamo nella stalla, 'sta povera donna era coricata sulla paglia, accanto aveva il bambino con la testa lunga lunga, e c'era una vicina di casa che spingeva, che premeva la testa lunga del bambino con uno straccio. Io ho detto a mia mamma: "Ohmi, che testa lunga che ha". "E ben, l'hanno trovato sotto un mucchio di fascine, l'hanno dovuto tirare per la testa. Ma premendo con lo straccio piano piano viene normale". Io mi chiedevo: "Ma perché si coricano 'ste donne quando le portano un figlio?" Ma non osavo parlarne.

venerdì 23 settembre 2011

ho partorito con il... gesso

Tanto per presentarmi sappiate che ho partorito con una caviglia rotta.

Ora ne sono certa. Tutti i miei amici e conoscenti davanti a me si sono profusi in “poveriiiiina!!”, ma alle mie spalle si sono fatti quintali di grasse risate.

Nono mese di gravidanza. Una figlia di due anni in piena crisi regressiva. Il corso di ginnastica in acqua a cui arrivavo costantemente in ritardo. Quando la Bubi si è impuntata che non voleva scendere le scale da sola, non ci ho pensato sopra più di tanto. Mi sono caricata in braccio i suoi tredici chili. Che sommati alla borsa di nuoto facevano sedici. Che sommati alla mia panza facevano trenta.

venerdì 16 settembre 2011

la tua mamma adesso è qui con te

E' arrivato il momento di scrivere del mio parto.
E' arrivato il momento perchè mi sento pronta a ri-affrontare quelle emozioni così forti.

Perché sento la necessità di mettere, nero su bianco, il ricordo di quello che, per molte, è gioia e felicità e per me è stato un trauma. Perchè penso che la scrittura sia catartica, aiuti a lasciar uscire le emozioni più dolorose, permetta di sentirmi più leggera e di osservare, dall'esterno quello che mi è successo con una consapevolezza nuova, meno coinvolta. Perché, dopo innumerevoli bozze cancellate, è giusto lasciare un ricordo prima che le sfumature diventino meno chiare e confuse. Perché voglio ricordare bene cosa non voglio mai più subire nella mia vita.

Perchè da allora tutto è cambiato, e non solo "in bene".

Voglio fare una premessa che per me è importante. Ho frequentato, ligia al dovere, il corso preparto, ho letto innumerevoli libri sul parto naturale, sull'allattamento, mi sono iscritta alla leche League, ho letto il meraviglioso libro di Verena Schmid "Venire al mondo, dare alla luce".

venerdì 9 settembre 2011

una foglia d'insalata

Il mio parto. Dopo mesi trascorsi a leggere, studiare, scrivere e commentare tra libri, internet e perfino ricerche universitarie, sempre e solo sul tema del parto (e non sulla puericultura, per esempio... su quando la bambina sarebbe arrivata, sul dopo-parto!), il giorno naturalmente è arrivato anche per me. La biologia non si interessa molto di cosa hai letto.

Il mio parto - temuto, immaginato, filosofeggiato, preparato, organizzato e scongiurato - è infine arrivato ed è successo, come per tutte. E poi è passato via. Due piccoli giorni schiacciati come insalata in un panino, tra i favolosi
nove mesi di una gravidanza senza ombre, e l'infinità della Vita che è cominciata dopo, promessa quotidiana di futuro e però anche tempo intenso e impegnativo, totalizzante nella relazione tra me e mia figlia, e nella relazione tra questa relazione e il resto del mondo, della vita, che continuano a essere, ma contano semplicemente un po' meno. Relazione mamma-figlia = misura di tutte le cose. Ed è bello, sempre bello avere un punto di riferimento, un centro: bisogna ammettere che rende più bello tutto il resto.

Ma sto divagando.

venerdì 2 settembre 2011

una gratitudine immensa

Sento il bisgno di raccontare la nascita di emanuele nel vostro blog perchè
dopo aver letto il racconto di Ilaria mi sono rasserenata , le ansie si sono
diradate e sento nel profondo di dovere anche a lei un pezzettino di serenità.
Grazie anche a Maia che ha aperto qusto blog, permettendo uno scambio così
intenso e prezioso di racconti tra donne.

Emanuele era atteso per il 20 di agosto. Per fortuna il caldo era
sopportabile, un po' meno le continue telefonate di amici e parenti che
chiedevano se c'erano "novità".

Quando c'è già un altro bambino l'organizzazione è più complessa, devi ogni
giorno pensare a chi lasciarlo e per noi, avendo scelto di far nascere Emanuele
in casa, questo era un elemento di ulteriore complicazione.

venerdì 26 agosto 2011

non vedo l'ora di fare un altro figlio

Mi chiamo Valentina e sono mamma da 3 mesi e mezzo di una bellissima principessina...la mia Giada....desiderata da morire e arrivata subito...solo ke....tra le mie tantissime gioie c'erano anke tantissime paure....soprattutto quella del parto....avendo avuto sempre cicli dolorosissimi pensavo di nn farcela...di morire....d nn reggere tutto quel dolore di cui sentivo sempre parlare....e dulcis in fundo... mi sono iniziata a documentare con racconti...video...dottori e chi piu' ne ha piu' ne metta...conclusione....ero ancora piu' spaventata di prima e mi stavo rovinando la gravidanza....allora mi sono detta BASTA! QUANDO SARA' IL MOMENTO CI PENSERO'! tanto....o ho paura o non ne ho....dovro' partorire lo stesso quindi tanto vale stare serena x me e x la mia bambina....e cosi' la gravidanza andava avanti e la voglia di conoscere la mia pulce era sempre piu' forte....soprattutto quando arrivata al nono mese nn ne potevo piu'....tra mal di schiena, acidità, impedimenti nei movimenti, incontinenza ecc ecc....mi sono stupita da sola quando un giorno ho detto a mio marito "BASTA! VOGLIO PARTORIRE! ! ma sono scema?... no... nn ce la facevo proprio piu'....

mercoledì 17 agosto 2011

è la prima volta che lo racconto

...succede a volte che tornano fuori potenti e non si può fare nient'altro che stare lì a subire. Mi han fatto ripensare al mio parto. A quanto lo abbia subito, anziché esserne parte attiva.

A quanto ero sicura sarebbe andato diversamente, a quanto invece abbia preso una piega inaspettata.

Che non ho potuto controllare.

Ne sono uscita sconfitta, con la netta sensazione che l'avrei potuto evitare se solo fossi stata più forte.

Mi ero documentata, sul parto naturale. Ero talmente convinta che non ho voluto neanche tentare di accaparrarmi l'epidurale gratuita. Non che non avessi una fifa blu. Ma le scelte sono scelte. Volevo un parto il meno medicalizzato possibile.

sabato 30 luglio 2011

tu sei luce intensa, goccia di pura vita

Dopo tanta attesa il momento è arrivato.

Un po' di dolori sedati da un'amorevole camomilla che il tuo angosciato papà mi ha preparato la mattina, prima di andare a lavorare.

Ce l'ho mandato io, nella fogna, a lavorare.

Perché non volevo credere fosse già giunto il tempo.

O forse, chissà, perché volevo restassimo ancora un po' da soli, tu nel mio pancione ed io lì a contenerti, solo per qualche altra ora.

Cominciano le perdite.

E sono inequivocabili, Solo il ginecologo equivoca. Beato lui

venerdì 22 luglio 2011

non ho fatto veramente nulla

"Leonardo è nato di martedì il 29 maggio 2007 alle 12 e 45. Ricordo la naturalezza con cui il mio piccolo ha conosciuto il mondo. Mi potevo muovere nel mio ambiente casalingo: ho scelto luoghi, spazi e posizioni aiutata da Fabrizio, il mio compagno. I dolori ai reni non mi permettevano di stare sdraiata, così ho camminato per tutto il tempo finché è arrivato un momento in cui ho pensato non ce la farò! Come ci sono riuscite tutte le altre? Ero esausta. Chiesi aiuto all'ostetrica. Lei già sapeva: mi guardò e disse “Perfetto! Ci siamo, tra mezz'ora Leonardo nascerà”. E così è stato.

mercoledì 6 luglio 2011

mi sono sentita presa in giro

Avevo scelto quell'ospedale perché unico in regione a garantire l'epidurale.. al corso pre-parto una bravissima ostetrica ci aveva raccomandato di farne uso, definendo terrificante il parto senza! Così avevo fatto le visite preliminari dall'anestesista e avevo la mia bella cartellina con il suo consenso medico! Il giorno fatidico mi si rompono le acque a mezzanotte in punto, vado subito in ospedale, mi ricoverano e mi fanno il monitoraggio.. per almeno 2 ore non sento nessuna vera contrazione, solo fastidi prodromici che già avevo dal giorno prima! Poco dopo le 2 di notte ecco che le contrazioni cominciano a farsi sentire regolari ogni 5 minuti.. dico allora all'ostetrica che vorrei avere l'epidurale, lei mi risponde che ancora è presto e che comunque il reparto è favorevole al parto più naturale possibile, che l'epidurale ha dei rischi, che il dolore è fisiologico, è necessario per trovare la forza di far nascere il proprio figlio e cose simili.. io ribadisco la mia posizione, ma poi aspetto fiduciosa ben sapendo comunque di aver appena iniziato il travaglio attivo! Al corso ci avevano detto che l'epidurale dev'essere praticata a 4-5 cm di dilatazione, quindi di non attendere troppo a richiederla!!

lunedì 27 giugno 2011

ho partorito in Iran

Mi chiamo Elena, ho 34 anni e sono in giro per il mondo da quando ne avevo 3. Sono stata espatriata prima come figlia e ora come moglie e mamma, la mia prima avventura da sposata é iniziata proprio a Teheran. Sono arrivata in Iran a giugno 2001, io e mio marito ci siamo ambientati, ho iniziato un corso di lingua farsi, abbiamo preso una cagnolina come allenamento per futuri figli e poi abbiamo cominciato a pensare ad avere un bimbo.

Già ad agosto ero incinta, mi ricordo ancora molto bene il giorno in cui sono andata in farmacia con il vocabolario e un po' mimando un po' spiegandomi a parole mi sono fatta dare un test di gravidanza, era positivo... Da un'amica del corso di lingua mi sono fatta consigliare il nome di un ginecologo e così fissai un appuntamento con il dottore. Andai all'appuntamento con mio marito e il dottore ci piacque molto, un tipo iperattivo, aveva studiato in Inghilterra e Svizzera e ci sembrò preparato; mi fece i normali esami del sangue e urine e mi fissò l'ecografia per il mese successivo.

Subito si presentò il problema del parto,

lunedì 20 giugno 2011

il mio cane erano due giorni che mi stava addosso

Premetto una cosa: gli animali sono straordinari, il mio cane erano due giorni che mi stava addosso... tutto il giorno, voleva perennemente stare sulla mia pancia, soprattutto ieri .... Il che mi ha fatto insospettire!

Vado a letto a mezzanotte, con qualche dolorino sospetto! Mi sveglio alle tre, con forte bisogno di evacuare (come per il precedente parto) mi tranquillizzo, torno a letto, dopo 5 minuti, parte un'altra liberazione! Nel frattempo nelle 2 volte sputo l'anima! Ritorno a letto, ma le contrazioni sono una ogni 3-4 minuti, ragiono, mi faccio un bel bagno caldo per vedere se riesco a farmi un po' di travaglio a casa! La prima mi aveva fregato ero andata troppo presto e a 2-3 cm mi ero bloccata, probabilmente dall'emozione mi era salita l'adrenalina!

sabato 11 giugno 2011

mi guarda impaurito e stanchissimo

Cerco di essere breve per non tediarvi troppo...

Il 29 ottobre alla 41+3 vengo ricorverata in ospedale per l'induzione del parto (Daniele non ne voleva sapere proprio di uscire...). Mi mettono una fettuccia all'interno della cervice e per 8 ore non accade nulla, poi si rompono le acque e iniziano contrazioni regolari circa ogni 5 minuti. Le ostetriche mi spiegano che la rottura delle acque ha causato una regolarizzazione immediata delle contrazioni, ho saltato quindi la fase delle contrazioni irregolari.

Inizialmente il dolore è sopportabile, mi alzo, cammino, respiro. Dopo circa 6 ore la dilatazione è di 5 cm e chiamo mio marito che corre in ospedale per andare in sala travaglio insieme. Sono le 5 del mattino.

lunedì 6 giugno 2011

riesco ad avere la forza di attaccarla al seno

Allora ci provo ...
era il giorno preciso della scadenza, la mattina sono andata a fare il controllo, c'era il mio gine che mi ha assicurato che ci sarebbe stato per tutta la settimana, per cui di stare tranquilla.
Alle 12 inzio a sentire i primi doloretti, lo chiamo, mi dice di aspettare ad andare in Ospedale; resisto sino alle 19 ma poi lo richiamo e dico che vado. Lui mi dice che ha già avvertito il suo collega di turno e che comunque lo avviserà lui quando sarà il momento.
Fiduciosa vado. Mi vista il ginecologo suo amico, che era sceso apposta all'accettazione, vedo l'ostetrica che fa facce strane quando lui mi dice che con due goccine partorisco in un battibaleno perchè sono già un po' aperta e ho i tessuti morbidi. Io in effetti non vorrei, e dico che preferisco un travaglio naturale. Lui mi fa portare su in Sala Parto, mi fa mettere il monitoraggio, dopo un quarto d'ora ritorna e mi dice che va bene, ma che le contrazioni sono irregolari e che la bambina, se va avanti troppe ore così potrebbe stancarsi.

giovedì 2 giugno 2011

non vorrà mica partorire con quella faccia

È qui vicino a me. Mi trotterella intorno, mi chiama con quella vocina dolce che sa diventare imperiosa e furente quando vuole imporsi e difendere le proprie ragioni. Un furetto biondo, intelligente e vivacissimo, sempre indaffarato e perennemente in movimento. Mi guarda con gli occhi furbi e già so che sta per combinarne una delle sue. Gli invidio tutta quell'energia, quella inesausta volontà che lo sorregge in ogni situazione e gli permette di tener testa tranquillamente - si fa per dire - al fratello maggiore nelle inevitabili dispute quotidiane.

Ripensare alla sua nascita, diciotto mesi dopo, per raccontarla così come avevo fatto per la mia prima esperienza di maternità, è stata un'occasione che ho colto volentieri, ma che mi è costata, inaspettatamente, una certa fatica. Il diario del mio primo parto l'ho scritto di getto, a caldo, per me sola, ed in seguito, soltanto dopo alcuni anni, ho deciso di pubblicarlo. Questa volta invece il percorso è stato fatto, per così dire, all'incontrario. Il mio secondo parto non l'ho scritto per me stessa, spinta dal desiderio di fissare sulla carta quell'esperienza meravigliosa ed esaltante.

Non l'ho mai scritto.

Fino ad ora.

sabato 28 maggio 2011

sentire il suo pianto calmarsi appena mi ha toccato

BLOP! E' stato proprio il rumore a svegliarmi: un suono attutito, interno ma estremamente nitido. Ho sentito qualcosa di caldo e umido; istintivamente ho guardato l'orologio. Le due del mattino. Il dubbio c'era, ma mi sembrava addirittura ridicolo prenderlo in considerazione. Più di tre settimane prima... non poteva essere... Ho svegliato comunque Massimo e insieme abbiamo cercato di capire quello che stava succedendo. Solo poche ore prima eravamo andati dal medico, per uno degli ultimi controlli. - Tutto tranquillo. Sei un po' anemica. Ci vediamo tra dieci giorni. Un liquido trasparente e cristallino si depositava senza fretta tra le mie ginocchia e lasciava orme di un rosa pallido. Chissà perchè succede sempre di notte: proprio come nei classici della letteratura. Mancava soltanto un fragoroso temporale con tanto di tuoni terrificanti: la prossima volta bisognerà ordinarlo per tempo. Noi eravamo più che altro divertiti ed increduli. Per una buona mezz'ora abbiamo immaginato la scena: l'ambulanza, la gente svegliata "nel cuore della notte", l'ingresso in ospedale... Le nostre fantasie si concludevano con una solenne figuraccia; ci rispedivano a casa con malcelata insofferenza.

venerdì 20 maggio 2011

devono trasferirlo in un altro ospedale in TIN

Eccomi ragazze...per chi ha voglia di leggere, racconto la mia avventura...domenica 6/2 vado a fare il terzo tracciato a 40 settimane tonde...calma piatta..il dottore mi dice che se non si muove nulla per il 16 proveremo l'induzione..grazie alla bella giornata calda vado a fare una lunghissima passeggiata....e nel pomeriggio trovo una piccola perdita mucosa rosa ... e mi chiedo "tappo o effetto della visita?" Comunque sto bene, solo un po' stanca. Il lunedì le perdite mucose si fanno marroncine, ed inizio a sentire come dei crampi alla pancia che si irradiano alla schiena, ma sono sopportabili... Chiamo il gine e mi dice che mi sto preparando, ma di stare a casa tranquilla e se aumentano i dolori di andare in PS... La sera aumentano i dolori, contrazioni ogni 5 minuti... Vado in PS e mi faccio fare un tracciato... Il travaglio è iniziato ma il dottore di turno mi dice che ci vorranno almeno 4 5 ore (erano le 23)... allora decido di tornare a casa perche' il mio gine montava alle 8 e non mi andava di ricoverarmi.

sabato 14 maggio 2011

tu allungasti subito le tue braccia sorridendo

Mi si stringe un groppo alla gola ancora adesso mentre scrivo, ricordando il giorno in cui ti ho incontrata. Ho solo una serie di immagini che mi scorrono davanti agli occhi del tragitto tra l'albergo e l'istituto, ... come dei fotogrammi di un film di cui non facevo parte in quel momento. Riconobbi l'ingresso dello stabile perchè appena pochi mesi prima la mia amica Roberta era venuta nello stesso posto a prendere suo figlio Simone: una facciata grigia con un grande cancello, al di la del quale si ergeva una statua che ritraeva stilizzata una donna con in braccio un bimbo. "Istituto madre e figlio", che strano nome, pensai in un frammento di lucidità, per un posto dove le mamme dovevano arrivare da lontano come me. In quel momento poi ... ti vidi, eri in braccio alla "signora direttrice" che faceva capolino sulla porta d'ingresso.

mercoledì 11 maggio 2011

"da manuale"

Le settimane scorrevano e io stavo sempre bene: giovedì sera esco a prendere un aperitivo con un'amica e torno a casa da sola a piedi alle 22.

Il pargolo ha bene pensato di spaccare il secondo: alle 1.45 di venerdì 11 febbraio (data del termine) sento una contrazioncina che mi rompe le acque mentre dormo beatamente; mi alzo, vado in bagno e sono proprio le acque! Sveglio il marito e ci prepariamo con calma (e con difficoltà visto che ogni volta che provavo a vestirmi il liquido amniotico mi bagnava da capo ). Arriviamo in ospedale alle 3.15 e mi mettono subito sotto monitoraggio nella sala parto senza visitarmi: le contrazioni ci sono ma leggere e sopportabili; alle 4.00 l'ostetrica mi visita e sono di 2 cm: il travaglio è partito!

sabato 7 maggio 2011

dobbiamo fare subito un cesareo

Il 29 ottobre alla 41+3 vengo ricorverata in ospedale per l'induzione del parto (Daniele non ne voleva sapere proprio di uscire...).
Mi mettono una fettuccia all'interno della cervice e per 8 ore non accade nulla, poi si rompono le acque e iniziano contrazioni regolari circa ogni 5 minuti.
Le ostetriche mi spiegano che la rottura delle acque ha causato una regolarizzazione immediata delle contrazioni, ho saltato quindi la fase delle contrazioni irregolari.
Inizialmente il dolore è sopportabile, mi alzo, cammino, respiro. Dopo circa 6 ore la dilatazione è di 5 cm e chiamo mio marito che corre in ospedale per andare in sala travaglio insieme.
Sono le 5 del mattino.

domenica 24 aprile 2011

devo rifarlo almeno un'altra volta

forse io sono una “mosca bianca”, ho avuto senz’altro una gran fortuna… ma il mio parto è stato straordinariamente bello… il dolore delle contrazioni per me è stato sopportabilissimo, nonostante non riuscissi a non urlare continuavo a precisare alle ostetriche e a mio marito che il mio “volume” non era proporzionale al dolore, ma solo il mio modo di spingere… sentire nascere Sofia è stato meraviglioso, a me è sembrato che per alcuni istanti fosse venuta meno la forza di gravità… quando ho sentito il suo corpicino scivolare giù mi è sembrato di decollare con il corpo… una sensazione difficile da spiegare a parole ma… personalmente la conservo come l’esperienza fisica più bella e perfetta della mia vita; mai e poi mai avrei voluto rinunciarci, e sono ben felice di non aver avuto alcuna anestesia e di aver potuto sentire l’orgoglio e la “potenza” di dare alla luce la mia bambina… son uscita dalla sala parto dicendo “ma io devo rifarlo ALMENO UN’ALTRA VOLTA nella mia vita…”… So di esser stata veramente fortunata…

venerdì 15 aprile 2011

fantastica esperienza

Finalmente vi racconto il mio parto! (travaglio + cesareo d'urgenza)

Finalmente mi sento pronta per rivivere con voi la mia fantastica esperienza. Anche se ho avuto un cesareo d'urgenza la reputo molto positiva (leggete voi che avete paura del parto!).
Io sono sempre stata molto fifona e ho una soglia del dolore bassissima per cui se ce l'ho fatta io e ho un bel ricordo tutte potete farcela! Già sabato 12 ho iniziato ad avere il sentore che qualcosa nel mio corpo stava cambiando per non gli ho dato molto peso. Ormai pensavo che Andrea sarebbe nato dopo l'induzione. Domenica 13 mi sveglio tranquilla, vado in bagno e..... sorpresa!!!! Mi accorgo che inizio a perdere il tappo mucoso! Ero felicissima! Sentivo che di lì a pochi giorni avrei stretto tra le mie braccia il mio piccolino ma soprattutto che non avrei dovuto aspettare il 18 per essere ricoverata. Sapevo che nel giro di 24 - 48 ore il travaglio sarebbe iniziato (ormai ero a 41 settimane tonde!).
Sentivo che il mio corpo si stava modificando.

giovedì 7 aprile 2011

le comiche

Quel che rende particolare il racconto del mio parto è il registro pesantemente comico, che mette in secondo piano tutti gli altri (l’emozione, la commozione, l’ansia, quella punta di suspance che non ci si risparmia mai in occasioni come questa). Ma non è una scelta stilistica dissacrante, nossignore. E’ stata proprio un’esperienza con quel tanto di surreale che ci ha strappato delle risate fin da subito.

Un po’ giocava l’atteggiamento del futuro padre. Curdo e poco incline alle sdolcinatezze, ai palpiti, ai sospiri. Non si sentiva esistenzialmente scosso dal fatto di diventare padre, non si preparava a una rigenerazione spirituale. In una famiglia come la sua le nascite sono eventi stagionali, come lo spuntare delle foglie a primavera. Nizam aveva pertanto deciso di non assistere neanche al parto, sentendosi in diritto di ricevere un prodotto finito. Si sentiva tronfio e sicuro: non aveva neanche fatto le analisi previste per entrare in sala parto. Trascurava, povero ingenuo, un fattore decisivo: le mie sorelle. Ma ci arriveremo.

mercoledì 6 aprile 2011

è finito tutto bene

Il mio parto? Gravidanza meravigliosa, non una nausea, non un disturbo. Una minaccia d’aborto al classico passaggio dal secondo al terzo mese, ovviamente in concomitanza con un concorso, risolta con tre settimane a casa. Da lì passeggiate nei boschi col cane di due ore e mezza ogni giorno, forma smagliante (che per me che soffro di problemi metabolici è stata davvero una cosa indescrivibile), preso in tutto 7kg (e dopo il parto stavo sotto di 11!!). Bimba con crescita perfetta, eccetera. 40 settimane, niente. 41 settimane, niente. Ma niente di niente, eh. Durante i monitoraggi mi emozionavo per le contrazioni delle altre….
A 41+2 il ginecologo mi dice che il giorno dopo mi ricoveravano d’ufficio, prassi dell’ospedale, la placenta è “matura” (cioè non invecchiata ma ci manca poco). Il giorno dopo, 41+3, prima delle 8 di mattina, vado in ospedale per fare l’induzione. Ospedale strapieno, aspettiamo qualche dimissione per darti un letto. Alle 10 mi mettono su una barella fuori da una stanza, mi raccomandano di non scendere dalla barella che al pronto soccorso c’è la fila… Alle 11.30 mi danno il letto, ma è troppo tardi per fare l’induzione, ti teniamo in osservazione e casomai domattina induciamo (ma come, non c’era la fila?).

domenica 3 aprile 2011

ho partorito in Perù

Mi chiamo Kirsten, sono americana e mio marito Holger è tedesco. Ho partorito Rebecca in Belgio nell'aprile 1999, Henry ad agosto del 2000 e Isabel ad agosto del 2002. Quando nel novembre 2003 ho scoperto di essere di nuovo incinta, non è stato nè uno shock nè una sorpresa.

Il fatto che ci fossim trasferiti da Brussels a Lima non mi sconvolgeva per niente. Dopo aver vissuto un anno nella capitale del Perù, ero sicura del livello delle cure e delle strutture mediche del posto. Ero anche contenta di evitarmi il giro di mezzo mondo dopo il parto per far visitare gli States al nascituro, cosa che avevo fatto con il terzo bambino. E l'aver vissuto di recente 3 gravidanze senza complicazioni, seguite da 3 parti relativamente facili, mi rendeva estremamente fiduciosa nelle le mie abilità nel dare alla luce!

mercoledì 30 marzo 2011

tosto ma stupendo

Ciao a tutte ragazze...mi hanno dimesso giovedì ma solo oggi sono riuscita a trovare qualche minuto per collegarmi e raccontarvi la mia avventura...mentre, ancora dolorante per i punti, cerco di trovare la giusta posizione sulla sedia....

Domenica sera, 20 febbraio, all'1.30 comincio a sentire delle forti contrazioni, una ogni 7-8 minuti...sentivo che stavano per arrivare quelle giuste...erano completamente diverse da tutti i dolori che avevo accusato nei giorni precedenti. Decido di aspettare che si avvicinino un po' per svegliare il maritino che ronfava profondamente... Alle 5.20 le contrazioni sono dolorosissime e arrivano ogni 4-5 minuti...Sveglio Andrea: "more mi sa che ci siamo...mi preparo...andiamo all'ospedale"... Mi faccio una doccia veloce per provare a calmare un po' il dolore, ci vestiamo in fretta, prendiamo la valigia e via...verso l'ospedale...

Arrivati là, l'ostetrica mi mette il monitor...le contrazioni sul monitor appaiono deboli...cavoli, ma come? Io avevo dolori fortissimi! Lei vorrebbe mandarmi a casa...per fortuna il ginecologo decide di visitarmi.."No, la teniamo, collo dell'utero appianato e morbido".

giovedì 24 marzo 2011

ho partorito negli USA

Avevo pianificato un parto naturale ma ho dovuto farlo in ospedale con la mia ostetrica perché si trattava di un VBAC (parto vaginale dopo taglio cesareo), perciò il rischio è considerato più alto e il parto in casa non era un'opzione possibile. Tuttavia siamo stati felici e grati di essere in ospedale, quando abbiamo scoperto che il nostro piccolo aveva bisogno di assistenza medica immediatamente dopo la nascita.
[testo originale in inglese]

martedì 22 marzo 2011

ho partorito in Olanda

Sono Alessandra e l'Olanda è stato il mio primo paese d'espatrio. Mi accorsi di essere incinta del mio primo figlio, Giugno 2001, dopo che il mio fidanzato si era trasferito da poco a lavorare a Schiedam, un paese alle porte di Rotterdam. Uhm... un incidente di percorso, del tutto inaspettato per entrambi. Ricordo ancora le nostre telefonate: Fabio, del tutto impreparato (come me del resto) non sapeva se ridere o piangere, così faceva tutte e due le cose insieme! E ora che si fa? Decidemmo di sposarci, io continuai il mio lavoro in Italia e poi pensai che la cosa migliore per entrambi fosse partorire in Olanda. D'accordo vivere gran parte della gravidanza separati, ma almeno il gran finale l'avremmo condiviso. Così partii il primo giorno del mio congedo di maternità lavorativa. Schiedam mi accolse in modo freddo e uggioso, il tipico inverno olandese era alle porte. Non conoscevo anima viva. Il primo contatto fu con il medico di famiglia, che mi disse: “L'ultimo bambino che ho fatto nascere è stato più di venti anni fa.”. Ah! Iniziamo bene!

Apro una breve parentesi sul tanto discusso Sistema Sanitario Olandese.

domenica 6 marzo 2011

no di notte non si fa

domenica mattina alle 4 mi sveglio perchè sento un rumorino interno come la rottura di un piccolo palloncino ed ho avuto una piccola perditina... aspetto ma non perdo più torno a nanna....
la mattina mi sveglio con la sensazione di bagnato, vado in bagno e trovo il tappo sullo slip....
mi sembrava anche un po' acquoso il dubbio c'è ma controllo con il fazzoletto bianco.....sono certa acque rotte......
aspetto che l'asciugatrice abbia finito x i jeans di mio marito quel pirla non me li ha messi da lavare in tempo...storia lunga lui fa il cumulo poi me li mette in lavanderia tutti insieme
alle 17 arrivo in sala parto, certezza acque rotte!!!
la gine mi dice ma sei matta ad aver aspettato cosi tanto!!!!
ho qualche contrazione ... il collo si sta appianando e pervio al dito
da gia' cesareizzata decido x il travaglio di prova (maledetto il momento in cui ho deciso)
controllo alle 22 situazione invariata
a mezzanotte cominciano le contrazioni toste e alle 3 mi faccio visitare : neanche 2 cm
il monitoraggio non rileva contrazioni allora che dolori ho!!!

mercoledì 2 marzo 2011

ci siamo "annusate" e riconosciute in silenzio

eccomiii!!!
con 25 gg di ritardo forse riesco a raccontarvelo...ci avevo provato un'altra volta, ma a metà post mi si era cancellato tutto!
trattandosi di un tc programmato manca del pathos del parto naturale, ma ci tengo cmq a raccontarlo per sfatare un po' del terrorismo psicologica che si fa sul tc!
dunque, il 24 nov c'erano 3 tc programmati e fortunatamente io ero la prima: nn volevo vedere nè sentire altre testimonianze, qualunque cosa avrebbe aumentato l'ansia!
sveglia h. 5.30 con simpatico clisterino, poi massacro delle vene dalle h. 6 per inserimento ago-cannula, ma senza risultato...fortunatamente al terzo tentativo c'è riuscita la caposala, già temevo di perdere il turno in sala operatoria!
mi portano in sala operatoria verso le 8.45, credo che il momento più brutto sia quando percorri la strada in barella...fifa blu e pensiero consolatorio del tipo "conosco tante deficienti che l'hanno fatto, devo farcela anch'io..."
iniziano a prepararmi e io non riesco a tenere la posizione richiesta dall'anestesista per l'epidurale, un po' per l'ingombro della pancia, un po' per la tensione: lui scherza un po' per farmi rilassare, io mi concentro e alla fine ce la facciamo!

lunedì 28 febbraio 2011

un parto da sogno

E' proprio vero che il secondo parto e' veloce!!!Tutto e' iniziato lun 13/12 la mattina qualche piccola contrazione ma non ci do' peso e porto la grande all asilo.
Verso le 11.00 noto che le contrazioni sono regolari ogni 5 min ma sopportabili. Alle 13.00 decido di fare una doccia calda per vedere se si calmano e poco dopo trovo una perdita di sangue. Chiamo mio marito dicendo di venire subito a casa e dalle 14.00 si fanno un po' piu' dolorose. Alle 15.30 arrivo in ospedale con dolori forti e dopo la visita constatano che ho 3 cm di dilataz.
Dopo un'ora mi portano in sala parto con dolori fortiiiii. Dopo qualche contrazione arrivo a 8 cm e li' mi rompono le acque, al che' bastano 2 contraz per arrivare a 10 e sentire la voglia di spingere. Spingo 3 volte e nasce il mio secondo Amore!!! Ore 17.27 peso 3.260 lunghezza 49 cm. E' bellissima ed e' identica alla mia Rebecca!

E' stato un parto da sogno


Un bacio a tutte e tanti auguri!


Barbara + Rebecca quasi 5 anni + Matilde 4 gg (post originale)

giovedì 24 febbraio 2011

ho partorito in Svezia

Sono passate un paio di settimane dal parto. I ricordi iniziano già ad offuscarsi lasciando il posto alle sensazioni, ai colori, ai suoni. La voce squillante del Vikingo che ha aiutato il papà a contare durante le contrazioni mentre eravamo ancora a casa. L’azzurro degli occhi di Malin. Il senso di controllo del dolore quasi fino alla fine. Lo smarrimento prima della spinale. L’umido di quel corpicino posato sul mio ventre. Le lacrime di commozione trattenute a fatica. L’emozione di guardare negli occhi il mio piccolo, e trovare istantaneamente la risposta alla domanda che mi ha assillato negli ultimi 9 mesi: “riuscirò ad amare anche lui?”

Il travaglio in sè è durato pochissimo, dalle 9 del mattino alle 6 del pomeriggio. Tutto diverso dal precedente durato 3 giorni. Ma si sa, ogni gravidanza è unica, e nonostante ci si aspetti che tutto si ripeta uguale, anche il parto si dimostra diverso. E non solo nelle emozioni che lo accompagnano.

venerdì 18 febbraio 2011

auguro a tutte un parto meraviglioso come il mio

come promesso vi racconto il mio parto ....

venerdi 12 mattina sono andata a fare il tracciato e mi hanno detto:"tutto tace ci vediamo lunedi 15 e ti visitiamo pure".
io venerdi sera mi sono fatta un super bagno caldo mi sono seduta dentro la vasca e il mio compagno mi rovesciava l'acqua calda sul corpo e nel frattempo io mi massaggiavo la pancia.... verso le 23:30 sono andata in bagno a fare plin plin e ho perso il famoso tappo allora mi son detta vado a letto cosi domani magari nasce la mia bimba; invece verso le 00:30 mi sono svegliata x fare plin plin e sono iniziati dei piccoli dolori che pian piano sono diventati + intensi allora sono andata in soggiorno e con mia sorella contavamo ogni quanto erano le contrazioni ; avevo brividi di freddo e andavo in continuazione a fare plin plin e anche altro poi verso le 2:30 le contrazioni erano ogni 5 minuti, allora ho deciso di farmi portare all'ospedale.

mercoledì 9 febbraio 2011

per fortuna è maschio

Ti racconto per filo e per segno il mio parto...

Sono entrata in sala parto dopo 48 ore di contrazioni (monitorata una volta in ospedale e rispedita a casa). Primipara, aperta di tre centimetri. Il ginecologo mi visita e dice "Beh, ci siamo quasi" l'ostetrica mi visita "Noooo, qui non ci siamo affatto, ci vorranno ancora molte ore" la tirocinante mi visita e mi chiede "E' seguita in privato da qualcuno del nostro staff? Che lavoro fate lei e suo marito?" (giuro, mi ha chiesto esattamente queste cose!). Quando ho detto che non ero seguita in privato da qualcuno del loro staff e che io e mio marito eravamo dei semplici impiegati, il ginecologo e l'ostetrica, diventati di colpo seri e molto meno affabili di prima, si sono ritrovati magicamente d'accordo "Ah, il bambino è appoggiato tutto sulla vescica, si metta qui sul letto a pecora, che così scenderà prima" e se ne sono andati. Tutti. Senza darmi altre spiegazioni.

lunedì 31 gennaio 2011

ti ho accolta in un abbraccio lieve

Eri uno scricciolo.
La foto dell'abbinamento non ci aveva preparati. Da quel pezzetto di carta lucida ti mostravi a 10 mesi, salda sulle tue gambine cicciotte in quel lettino arrugginito condiviso con altri bimbi. Lo sguardo impenetrabile che non concedeva fantasie di sorrisi. Sembravi sapere cosa volevi.
Ti abbiamo amato poco alla volta, facendo amicizia con ogni piegolina del tuo corpo, con ogni capello arruffato, con quei piedini pagnottina che ti hanno contraddistinta ancora per qualche anno.
L'incontro con te ha rivelato fragilità che avevi ben celato. Eri piccola piccola, con un vestitino da primi mesi, nonostante ci si sia incontrati quando avevi già compiuto un anno.

martedì 4 gennaio 2011

se mi chiedete se lo rifarei, vi rispondo di sì

Riassumendo: sabato 04/12 notte rottura delle acque, ma non di brutto, solo piccole perdite...decido di rimanere a casa e di telefonare in ospedale la mattina successiva. La mattina chiamo e mi dicono di andare subito giù, quindi mi ricoverano, ma per tutta la domenica, 05/12, non succede nulla (il sacco è rotto, ma non partono le contrazioni).
Lunedì 06/12 mattina mi comunicano che è ora di fare l'induzione con ossitocina, mi portano in sala travaglio, mi lasciano lì 2 ore (dalle 8 alle 10) col mio compagno (ricordo che mi tenevo tranquilla guardando la neve che scendeva fuori dalla finestra), poi finalmente arrivano con la flebo di ossitocina, fino alle 14 non sento quasi nessuna contrazione, poi mi hanno aumentato la dose e finalmente alle 15 comincio a sentire qualcosa....alle 16:30 circa durante la prima visita di controllo ero già a 10 cm., le contrazioni sono state dolorose, ma le ho sopportate molto bene.