Ciao a tutte! Sono nuova del forum e ho tanto bisogno di sfogarmi un po'...
Dunque, il 16 novembre scorso è nata la mia bimba, tanto desiderata e tanto bella. Mi sarei immaginata di essere al settimo cielo e invece mi sento uno schifo.
La ragione è che, dopo 10 ore di travaglio, metà del quale affrontato a casa e l'altra metà in clinica, a detta delle ostetriche in modo ammirevole, senza dire nemmeno "a", alle 10 del mattino sono andata in sala parto.
Sarà che le contrazioni erano diventate atroci, sarà che non provavo sollievo nello spingere, anzi, non avevo per niente l'istinto di spingere, fatto sta che dopo un'ora ho iniziato a dare di matto.
Io non ricordo granché, ma mio marito che era presente mi ha raccontato che urlavo, mi dimenavo come una pazza e mi sono persino strappata la flebo dal braccio, supplicando di calmarmi il dolore!
A nulla sono valsi i tentativi della gine di farmi ritornare in me: mi hanno dovuto anestetizzare e fare un cesareo d'urgenza perché la bimba era bassa, molto bassa, cioè si vedevano i capelli ed era rischioso lasciarla lì per troppo tempo.
Ora, io di solito sono molto "controllata"e sopporto bene il dolore (perciò non avevo chiesto l'epidurale) e non riesco a spiegarmi cosa mi sia successo. Provo un enorme senso di fallimento e di vergogna, perché penso che mai nessuna si sia comportata come me. La mia gine dice che sono cose che capitano: ma a chi?
Non so se c'è qualcuna che mi può raccontare un'esperienza simile, mi darebbe un po' di sollievo.
E poi: qualcuno mi sa spiegare che vuol dire "dissociarsi"?
Grazie in anticipo!
belcoretto (post originale)
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