lunedì 21 giugno 2010

spero di non impressionare nessuna

Mie care amiche buongiorno.
Mi e' stato chiesto da alcune di voi di raccontare l'esperienza del mio parto e ho deciso di farlo con una nuova conversazione.
Ci tengo pero' a dire che spero di non impressionare nessuno e vi ricordo che ogni donna e' a se' e questa e' la mia esperienza che non deve essere quella di tutte anzi!

Forse alcune di voi sapevano che nell'ultima visita fatta dal mio ginecologo a fine Novembre mi aveva detto che era diminuito il liquido amniotico e pertanto avrei dovuto fare un'ecografia ostetrica in ospedale dopo tre giorni per controllare che non scendesse troppo da diventare un pericolo per il bambino. Cosi il Lunedi sono andata a fare questa ecografia e anche se il valore era rimasto invariato dalla volta precedente il ginecologo dell'ospedale ha preferito e ritenuto opportuno farmi fare un monitoraggio dopo quattro giorni. Cosi il venerdi mattina sono andata a fare il monitoraggio e quando il medico di turno l'ha guardato non mi ha detto nulla, mi ha consegnato il tracciato e mi ha detto di cercare il medico che mi aveva detto di farlo. Trovato il ginecologo, lui, sempre in silenzio decide di farmi un'altra ecografia e di chiedere ad un'altro medico e sento dire all'altro che il tracciato non gli piace e che se ero sua paziente mi avrebbe fatto ricoverare.

E cosi e' stato. Sono stata ricoverata subito la mattina del 1/12 e non mi hanno nemmeno fatto uscire per andare a prendere la borsa a casa cosa che di solito permettono tant'e' che ho chiamato Igna piangendo e dicendogli di arrivare prima possibile. Ho avuto tanta paura perche' non riuscivo a capire se il mio bambino stava bene e se chiedevo nessuno mi rispondeva.
Alle 16 del pomeriggio, essendo un parto indotto, mi hanno fatto la prima applicazione di gel e i dolori sono iniziati dopo circa dieci minuti ma sono stata in grado di gestirli con la respirazione e non erano ancora fortissimi. Purtroppo pero' non ha dato nessun risultato e cosi mi hanno fatto una seconda applicazione e anche con questa i dolori sono ripartiti subito. Nel frattempo avevo iniziato a disidratarmi e finche' si sono decisi a farmi le flebo per evitarlo l'opera era fatta nel senso che mi si era tagliato tutta la bocca, avevo il viso a chiazze e iniziavo a screpolarmi. Anche con il secondo gel niente di niente e cosi mi e' stato fatto il terzo e con questo sono iniziati momenti atroci e interminabili. Le contrazioni erano molto forti, ero a digiuno da oltre 24 ore e mi sentivo svenire. Igna e' sempre stato al mio fianco, dandomi la mano e cercando di farmi ridere e a volte c'e' anche riuscito ma per mezzo secondo! Ho deciso di alzarmi dal letto per fare due passi e vedere se riuscivo a gestirmi meglio ma non mi reggevo neanche in piedi e spesso andavo giu'.
Fortuna che Igna mi teneva dalle braccia altrimenti sarei andata giu' come un sacco di patate.
Dopo quattro ore dalla terza applicazione, piangendo come una disperata, ho iniziato a supplicarlo di aiutarmi, di farmi fare qualsiasi cosa ma di far nascere il mio bambino perche' non ce la facevo piu' e mi sentivo mancare.
Una volta smaltito anche il terzo gel e con la situazione sempre uguale ho deciso di rifiutare qualsiasi altra cosa perche' non sarei stata in grado di sopportarla. I medici e le ostetriche mi hanno detto di fare ancora un tentativo con l'ultima applicazione di gel che mi potevano fare e anche Igna mi ha detto di provarci e che lui sarebbe rimasto con me e invece l'inferno totale.
Ho accettato e mi e' stata fatta la quarta applicazione. Dopo circa 10 minuti ho iniziato ad avere dei dolori atroci e proprio io che ho sempre detto che per vergogna non avrei mai gridato durante il parto, non sono riuscita a trattenermi. I dolori erano troppo forti e uno dietro l'altro. Dopo un'oretta mi veniva da vomitare e non ho fatto nemmeno in tempo a chiedere un cestino che il danno era fatto. Ho iniziato a vomitare e sono andata avanti a farlo ogni cinque minuti circa per tre ore e mezza di fila.
Igna era stato allontanato perche' dato che mi avevano messo nella sala monitoraggi c'era un'altra ragazza e per la privacy l'hanno mandato via. Mi sentivo morire e lui non era nemmeno con me.
Dato che non ero stabile sul letto perche' mi sentivo svenire e continuavo a vomitare rischiando di cadere dal letto, mi e' stata vicino un'ostetrica che mi teneva la mano e poi hanno chiamato il medico perche' ho rigirato gli occhi un paio di volte. Sentivo che mi chiamavano ma non avevo la forza di rispondere e il ginecologo guardando il tracciato ha detto all'ostetrica che ero entrata in spasmo uterino e che quindi era diventata un'unica enorme contrazione continua senza sosta. Ho chiesto e supplicato aiuto in tutti i modi in quelle tre ore e mezza ma mi guardavano senza dire nulla finche' proprio non mi sono lasciata andare. Non avevo la forza di resistere, mi sentivo svenire, ho rigirato gli occhi ancora una volta e mi e' sceso il battito. Mi hanno dato qualche schiaffetto e sono tornata presente ma per poco e cosi mi hanno messo la flebo per idratarmi e tirarmi un po' su secondo loro.
Peccato che ormai erano passati due giorni, era sabato sera, cioe' il 2/12 e quando e' finito lo spasmo uterino e' finito tutto.
La situazione non cambiava per niente e il collo dell'utero si era appianato di mezzo centimetro e per iniziare la dilatazione deve appianarsi di tre cm. Fate voi.
Nel frattempo e' cambiato il turno dei medici e un sant'uomo leggendo la cartella clinica, dove mi era stata segnata la flebo di ossitocina ha deciso di lasciarmi stare e con molta dolcezza mi ha detto di andare a riposare un pochino e se ne sarebbe parlato la mattina seguente. Stavo per andare in camera quando entra in sala parto l'anestesista di turno e guardando la cartella, in previsione degli effetti della flebo mi chiede se voglio iniziare a mettere il cateterino per l'epidurale e io accetto quasi come fosse una vera e propria liberazione e salvezza.
Niente da fare, buca per sette volte lunga parte della schiena ma prende sempre l'osso perche', a diffrenza dell'esito della visita che mi dava come soggetto idoneo alla partoanalgesia, la mia schiena non era per niente idonea.
Ho gridato come una pazza dal dolore finche' ho decido di rinunciare e come me anche l'anestesista stesso perche' non c'era verso di inserire questo cateterino.
In quel momento lo sconforto totale.
L'epidurale era la mia ultima speranza e anche quella era fallita. Ero stanca, non ne potevo piu', non sopportavo piu' di veder nascere bambini, Tutti, troppi, tranne il mio.
Sono uscita dalla sala parto e abbracciata a Igna ho pianto tanto e poi lo hanno mandato ancora via perche' non essendo in camera da sola lui non poteva stare.
E' stata una notte interminabile, piena di paure, di tristezza e debolezza nella quale ho pianto tanto.
Avevo anche chiesto il cesareo ma mi era stato negato in quanto e' pur sempre un'intervento e secondo loro con la flebo sarebbe successo tutto. Cosa chiedevo di strano? Volevo solo il mio bambino.
La domenica mattina dovevo andare in sala parto da sola alle 7.30 per la visita e la flebo ma non ci sono andata e cosi mi sono venuti a prendere loro quasi di peso. Il medico della sera prima, ne ha chiamato un'altro e dopo avermi visitato e visto che non cambiava nulla ha detto di prepararmi per il cesareo. Ho telefonato subito a Igna che dopo poco e' arrivato.
Avevo paura ma allo stesso tempo ero contenta perche' di li a poco sarebbe tutto finito.
Ho chiesto che Igna fosse presente per vederlo nascere ma mi hanno detto che prima dovevano vedere che tipo di anestesia mi avrebbero fatto perche' con la spinale poteva stare e con la totale no.
La spinale mi e' stata fatta per sei volte prima che prendesse e vi lascio immaginare il dolore che ho provato anche perche' la mia povera schiena era gia' stata bucata senza risultato per sette volte precendenti e mi faceva parecchio male. Finalmente poi ha preso e io ho chiesto subito dove fosse Igna. L'hanno chiamato, fatto vestire e si e' seduto accanto a me.
Per tutto il tempo, che e' breve perche' il cesareo in tutto e' durato nemmeno un'ora compresa la preparazione e la sutura ma per me e' stato interminabile, lui e' stato al mio fianco tenedomi una mano sulla guancia.
Alle 11.28 del 3/12 abbiamo sentito il primo vagito del nostro cucciolo ed e' stato il suono piu' bello mai sentito.
Poi lo hanno sollevato e lo abbiamo visto.
Era cosi bello e ricordo che in quel momento ho avuto un senso di gioia enorme mi ha invaso e non ho sentito piu' niente.
Ho guardato Igna e con le lacrime agli occhi gli ho chiesto se aveva visto quant'era bello e proprio in quel momento l'ostetrica senza dirmi niente, dopo averlo pulito e lavato, ha messo il suo piccolo viso accanto al mio.
Mi sono girata e l'ho visto, ci siamo guardati un secondo ma e' stato il secondo piu' bello e lungo della mia vita.
Un secondo che non dimentichero' mai e che ricordero' sempre con estrema emozione.
Ogni volta che ci penso non riesco a trattenere le lacrime.
Sono passati 20 gg ma sembra ieri che ballava nelle tutine in ospedale, perche' da che mi avevano detto che sarebbe stato enorme e' nato giusto di 3000 kg e con il calo e' sceso a 2700 kg, mentre ora gia' tre le ho messe via perche' non gli vanno piu'.
Il mestiere della mamma e' molto difficile e faticoso ma e' il mestiere piu' bello e appagante che esiste.
Sono stata un po' prolissa ma purtroppo non potro' mai dimenticare quei tre giorni.
Li ricordero' sempre in ogni minimo dettaglio.
Spero di non avervi angosciato e annoiato con questo mio racconto ma voi mi siete state accanto per tutta la gravidanza e volevo condividere con voi anche questo momento e queste belle e intense emozioni.
Ciao a tutte, con tanto affetto.

Alessia

(post originale)

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