martedì 3 agosto 2010

mia madre ha vegliato su di noi

Dopo la meravigliosa gravidanza avuta, mai mi sarei aspettata quello che ho dovuto vivere, ma se siamo entrambe qui a raccontarlo io e la piccola Emilia...di certo è perchè qualcuno ha vegliato su di noi dal cielo. Di questo non avevo comunque alcun dubbio, che lassù qualcuno ci avrebbe aiutato.

Inizia tutto Venerdi 4 Febbraio 2005...visto che la mia DPP (data presunta parto) era per l'ecografo il 05/02 e per il mio ginecologo il 08/02...quindi in uno di quei giorni ormai mi aspettavo qualcosa. Decido di darmi da fare e di chiedere all'ospedale di effettuare un monitoraggio, cosa che normalmente si effettua già fin dalla 38^ settimana di gravidanza.
Mi presento così in reparto ed una signora cicciona e maleducata, senza neppure alzare lo sguardo dai suoi incartamenti sopra la scrivania, mi manda a fare le carte in pronto soccorso... al che, io triste e delusa di fronte ad un ascensore che sembrava aver aspettato proprio quel giorno per non funzionare più, prendo incarto e vado a casa piangendo. Il sabato mattina (giorno dopo) ci vado con Paolo, mio marito, al Pronto Soccorso per seguire questo iter di richiesta monitoraggio. Dopo un lunga attesa mi fanno le carte con alquanto stupore visto che per un monitoraggio mai avevano sentito che si dovesse passare dal Pronto Soccorso.

lunedì 2 agosto 2010

non mi sono fatta mancare nulla

365 giorni mamma. Volato come il vento. Un anno unico, intenso, pazzesco, devastante e meraviglioso, prosciugante e stimolante. Un anno che non tornerà. In questo anno di mammismo posso dire con certezza che non mi sono fatta mancare proprio nulla. Ho avuto il mio pancione (con dentro la pesante attesa della partenza), le mie doglie (dolorose, seduta su quel divanetto davanti alle schede dei bambini), il mio parto (l'incontro più emozionante della mia vita). E poi tutto il resto: le ansie post partum, la depressione post partum, il "cosa faccio adesso" post partum.
Quindi, a distanza di un anno mi sento di dire a tutte le adomamme in attesa che non devono sentirsi private di nulla. Anzi, credo davvero che la nostra esperienza dia qualcosa in più al "mammismo", difficile da spiegare. E per quanto mi senta ancora, come il primo giorno, altamente imperfetta, sono davvero orgogliosa di essere una adomamma. E la lavagna in cucina dice: "tu sei mama più bela di mondo".

Nikita (post originale)