venerdì 30 dicembre 2011

mi è preso il panico e ho mentito

Mi sono svegliata alle tre di notte in preda a forti contrazioni. Arrivata in clinica, mi dicono che la situazione non si muove e che il travaglio non è ancora iniziato (la dilatazione di due cm era passiva, secondo loro).

Io rispondo che al terzo figlio, FORSE sono in grado di riconoscere i sintomi.

L'ostetrica sostiene di non poter chiamare ancora l'anestesista, ma intanto mi fa accomodare nella mia camera (stanza privata in clinica). Passa un'ora e mezza in cui resisto al dolore soltanto perchè le mie contrazioni hanno la durata di trenta secondi. La sofferenza aumenta e anche la mia esasperazione.

Così, memore delle esperienze precedenti, decido di affrontare il toro per le corna. PRETENDO di avere l'analgesia.

venerdì 16 dicembre 2011

sono felicissima e quasi sotto shock

Il 6 novembre ero a 39 sett. e chiamo Valeria per dirle che avevo prenotato i monitoraggi e le chiedo quando volevamo incominciare a farli, lei mi dice che il giorno dopo sarebbe stata di turno e di andare verso le 22.

Mi chide se volevo andare direttamente con lei dopo il corso di preparazione al
parto che anche io stavo frequentando. Le rispondo che ci saremmo viste lì, ma che preferivo andare con la mia macchina. Avevo qualche contrazione ma stavo bene e dopo un bagno sono andata a dormire.

Durante la notte mi svegliano i dolori e mi stupisco di percepirne la regolarità. mi riaddormento e tento di non pensarci, non mi sentivo ancora pronta...

Dovevo portare i bambini a scuola la mattina, il mio compagno si era preso le ferie da qualche giorno dopo.

venerdì 9 dicembre 2011

li vedevo in una piccola foto

Esattamente sette anni fa vedevo per la prima volta il viso dei miei figli.

Lo vedevo in una piccola foto, nemmeno tanto nitida, loro tre seduti su un divano belli sorridenti….

Che emozioni! Che ricordi!

Ricordo che quella mattina era la prima mattina d’autunno con un freddo pungente… finchè siamo entrati negli uffici dell’ente. Poi, all’improvviso, il cuore si scaldò…

La prima reazione fu un pianto, un pianto di gioia. Seguito da una fase di ebetismo assoluto… l’addetta dell’ente parlava, spiegava, leggeva, ma noi non capivamo niente, con gli occhi fissi sulla foto!

venerdì 2 dicembre 2011

sono una mamma teen-ager

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post, ma purtroppo gli impegni, lo studio, la mia Giuli mi tengono sempre occupata e il tempo non basta mai per fare tutto quello che vorrei, ma rieccomi a raccontare la mia lunga storia...

Pian piano la mia pancia cresceva, come cresceva la piccola vita che era dentro di me. Col passare del tempo ho imparato tutti i movimenti che la mia piccola faceva, ricordo benissimo i suoi piedini che ogni tanto spingevano contro le costole, il suo sederino proprio al centro della mia pancia e il suo piccolo testino che guardava verso il basso, nella posizione giusta pronta per nascere.

Ricordo che una volta, durante un'interrogazione di latino, in cui ero molto agitata, la mia cucciola aveva iniziato a muoversi facendomi ridere e facendomi diventare rossa davanti a tutti!

Non uscivo molto, in quel periodo odiavo la gente e mi dava sui nervi! Possibile che appena mettevo piede fuori la gente puntava il suo odioso sguardo verso la mia pancia e poi verso il mio viso!