venerdì 28 ottobre 2011

ho avuto il parto che sognavo... e ci sono ancora per raccontarlo

Premetto che, secondo me, quando si è in attesa o si programma una gravidanza non bisognerebbe mai leggere nè i racconti del parto, nè guardare i video del parto su Youtube (io l'ho fatto e sono svenuta), nè parlare con persone che hanno avuto particolari sfighe durante il parto. Io sono tra queste ultime.
Trascrivo il racconto del parto che avevo postato su Alf pochi giorni dopo che la Purulla era nata, quando ero ancora "fresca" di ricordi.

Domenica dopo aver fatto un bel bagno caldo alle 14:50 circa inizio ad avere qualche doloretto. Mi preparo e vado con mio marito a trovare miei suoceri... e mentre beviamo il the i doloretti diventano più intensi e ravvicinati. Guardo l'ora, sono ogni 5 minuti circa, non mi piego in due dal male ma dico che è il caso di avviarci in ospedale...

venerdì 21 ottobre 2011

ho partorito due volte

Ho avuto la-gravidanza-perfetta.

Non una nausea, non un problema, ecografie ed esami da manuale. Ho viaggiato, ho lavorato fino all’ultimo: la cosa più grave che ho patito sono stati i pianti scatenati dagli ormoni guardando Ugly Betty. Ho seguito coscienziosamente il corso preparto, fatto gli esercizi con scrupolo, immaginando di contrarre un acino d’uva tra le pareti vaginali – e questo è il motivo per cui in casa mia non si compra più uva, ma è un’altra storia –, immaginando le contrazioni di dolore buono, d’aiuto per la mia bimba. Ho preparato la valigia con l’occorrente per allattare un asilo nido. Insomma, ero serena e felice, sicura che sarebbe stato tutto facile come la mia meravigliosa gravidanza.

Quindi, quando il giorno del mio compleanno comincio ad avere le doglie, sono sempre contenta, anche quando i il dolore aumenta. Alle 8 di sera vado in ospedale e scopro che dopo cinque ore di contrazioni ogni 4 minuti ho una dilatazione di 2cm.

venerdì 14 ottobre 2011

ho partorito in Messico

Rimasi incinta nel 1994.

I problemi cominciarono quando andai in un ospedale pubblico per un check-up e si verificò un errore nella tipizzazione del mio sangue. Il mio gruppo è Rh negativo, ma dal test dell’ospedale risultò Rh positivo. Io feci presente che ci doveva essere un errore ma loro mi ignorarono.

Nello stesso periodo ero in cura presso la clinica universitaria dove avevo studiato. La mia ginecologa confermò che il mio gruppo era Rh negativo e poiché soffrivo di ipertensione arteriosa la mia gravidanza era ad alto rischio. Lei mi consegnò una relazione dettagliata contenente le informazioni che avrebbero dovuto indurre il medico dell’ospedale pubblico a fornirmi le cure di secondo livello, assegnate alle gravidanze a rischio. Ma lui archiviò il documento e continuò a trattarmi come se io avessi una gravidanza normale, a basso rischio, e malgrado ci provai, non fui capace di fargli cambiare idea.

sabato 8 ottobre 2011

sono una Mamma Prima

Mi chiamo Annarita e sono una Mamma Prima, prima del tempo, prima di ogni pensiero, prima di ogni immaginazione…

“La bambina è molto più piccola del previsto. Deve rimanere qui possibilmente da subito”. Il dottore in divisa verde guardava proprio me. Il suo sguardo era serio. La bambina è molto più piccola del previsto… la frase rimbalzava nella mia mente senza riuscire a trovare un pensiero dove fermarsi. Per un attimo rimasi senza fiato. Stava capitando proprio a me? Strinsi la mano di mio marito perché avevo bisogno di contatto. In un momento, tutto il mio mondo crollava.

Di colpo. Non lentamente, ma all’improvviso. Come se un grosso masso mi fosse caduto in testa mentre camminavo fischiettando allegramente guardando il cielo azzurro. Erano sette mesi che mi preparavo al parto naturale, che facevo la ginnastica delle mamme, che andavo a yoga per essere più consapevole al momento del parto… Insomma, nella mia mente ingenua ero convinta che avrei avuto un parto “normale”, senza troppi interventi medici. Volevo godermi la nascita della nostra prima bimba il più naturalmente possibile.