sabato 18 settembre 2010

non è mai come ce lo immaginiamo

La mattina del 27 Agosto 2008 saremmo dovuti andare all’appuntamento per il secondo monitoraggio per aver superato il termine di gravidanza (dpp 20 Agosto) ma alle 5 del mattino mi sveglio con qualche piccola perdita di sangue e penso “ci siamo”; ho anche qualche doloretto tipo ciclo mestruale ma niente di particolare comunque decidiamo di andare in pronto soccorso anche perché col fatto della perdita ci avrebbero comunque poi dirottati lì. Dico a mio marito “prendiamo la borsa perché mi sa che entro oggi vediamo il nostro cucciolo”.
In p.s. mi visitano e mi dicono che sono a 1,5 cm di dilatazione e che quindi è presto per cui posso tranquillamente tornare a casa. Nel pomeriggio sento iniziare le contrazioni (finalmente capisco cosa sono: partono proprio dalla parte bassa della schiena e stringono come un crampo) ma sono molto irregolari, ogni 20-30 minuti. Dopo un po’ decido di entrare nella vasca da bagno,sono molto tranquilla,metto un po’ di musica rilassante, qualche goccia di olio essenziale d’arancia, sto in penombra e cerco di mettermi il + possibile in contatto con mio figlio, so che a breve finalmente ci conosceremo, cerco di pensare che qualsiasi sia il tipo di sforzo o di dolore che sia io che lui sentiremo avrà un senso bellissimo e concentrandomi solo su questo mi accorgo che NON HO PAURA NEL MODO PIU’ ASSOLUTO, io che per una semplice pulizia dei denti mi agito.
Passata più di un’ora in acqua da sola, esco e io e mio marito ci vediamo un film davvero molto divertente, tanto che quando arrivano le contrazioni non so se ridere o piangere! Poi dalle 19 alle 21 ho contrazioni abbastanza forti e regolari ogni 5 minuti precisi così decidiamo di partire per l’ospedale senza avvisare nessuno dei nostri familiari vista l’ora.
Arrivata in ospedale sono davvero tranquilla (forse anche grazie a qualche goccina di "Rescue Remedy" dei fiori di Bach che ho comunque preso per abitudine), mi fermo quando arriva la contrazione sì e devo dire che il viaggio in macchina è stato tutto tranne che piacevole però mi stupisco di quanto sono tranquilla, io che sono sempre super agitata e nervosa…vedo mio marito emozionato almeno quanto me e la cosa mi commuove...
Appena arrivati mi visitano (purtroppo ritrovo un’ostetrica antipaticissima..) e mi dicono che sono a 3,5 cm ma che dall’amnioscopia risulta un liquido un po’ tinto (dicono TINTO 2) quindi andiamo in sala parto sapendo che mi dovranno rompere le acque e che purtroppo dovrò tenermi il monitoraggio sia sulla pancia che sulla testa del bambino per TUTTO il travaglio…la cosa mi rende davvero molto triste, vedo davanti a me la vasca e so che il parto in acqua che volevo non ci sarà ma pazienza penso solo a Yari spero solo vada tutto bene. Purtroppo mi accorgo subito che l’ostetrica che mi segue è davvero molto giovane (purtroppo l’ospedale in cui mi sono recata ha annessa la sezione universitaria quindi spesso ci si trova con tirocinanti o neolaureate) e secondo me se non è al primo è al massimo al secondo parto, ogni tanto mi dice “esco a chiedere” e la cosa di certo non mi aiuta molto ma nonostante tutto sono - non so nemmeno io perché - serena, forse perché mi estraneo molto e mi concentro solo sulle contrazioni, su mio figlio e su quello che potrebbe sentire lui lì dentro, mi scorrono davanti le frasi del libro di Leboyer che ho letto con tanta attenzione... Ogni tanto entra in sala parto un’ostetrica + anziana, Tiziana, che bacchetta puntualmente la mia giovane ostetrica (Lisa) su qualsiasi cosa faccia o dica, mi sento quasi una cavia ma soprattutto mi sento anche un po’ Fantozzi visto che proprio ieri mi è tornata quella stramaledettissima rinite che mi era venuta nei primissimi mesi di gravidanza,quindi vi lascio immaginare come potevo respirare sopra le contrazioni… non ci potevo credere davvero… l’otorino mi aveva detto che era dovuta all’innalzamento degli ormoni ed aveva ragione, evidentemente con l’arrivo del travaglio è ricominciata anche la rinite! C’è qualcosa di comico e di ingiusto al tempo stesso, volevo essere al 100% e invece non respiravo, continuavo a spruzzarmi dell’acqua di mare ma niente…
Passano 4 ore, mi visitano e mi dicono che sono ferma a 4 cm e che essendoci un po’ di sofferenza fetale devono darmi l’ossitocina per accelerare le cose e ATTENZIONE ATTENZIONE mi propongono caldamente l’epidurale, mi dicono che dobbiamo accelerare la dilatazione... Rimango di sasso. La mia idea di parto naturale (che con tanta convinzione avevo portato avanti dall’inizio della gravidanza scegliendo proprio quest’ospedale e facendo lì il corso pre-parto dove ci hanno appunto preparate al fatto che avremmo avuto un parto il meno possibile medicalizzato) và così ufficialmente a farsi fottere... la cosa mi prende davvero male, mi sento mancare la terra sotto i piedi, il mio cuore mi dice di non accettare l’epidurale, voglio essere coerente… ma penso a Yari, non posso ignorare la sofferenza fetale e se dopo 4 ore di contrazioni inutili (loro testuali parole) sono già così stanca figuriamoci come potrei stare con l’ossitocina che amplifica di non so quanto il tutto….osì accetto e dopo pochissimo ecco entrare l’anestesista, molto bravo e gentile, l’ago non lo sento nemmeno anche se con la mia solita fortuna lo mette proprio quando arriva una bella contrazione... ma sono brava, davvero un Buddha porca miseria, mi stupisco di me stessa, non dico nemmeno una parolaccia… dopo circa 2 ore mi visitano, finalmente ci siamo e l’epidurale sta svanendo, comincio a sentire le contrazioni come prima e sento anche un po’ di voglia di spingere ma mi dicono che non posso farlo, è ancora un po’ presto. Nel frattempo è davvero dura trovare una posizione non scomoda non potendo far altro che stare sul lettino e al massimo scendere e mettermi un po’ in piedi, quel cavolo di filo del monitoraggio è una tortura e in + non riesco a respirare se non con la bocca che ormai è arsa come il Sahara, penso che sono proprio come Fantozzi, forse l’unica è metterla sul ridere, mio marito è bravissimo,mi sta sempre accanto.
Finalmente mi dicono che posso spingere, l’impulso è davvero irrefenabile e sparo un urlo che sembro Tarzan pensando – da idiota - che se sento voglia di spingere così forte posso far uscire Yari solo con una spinta invece spreco fiato e l’ostetrica + anziana che finalmente ha quasi del tutto preso il posto di quella giovane (che poco prima avevo pure “beccato” con gli occhi mezzi chiusi…) mi sgrida dicendo che urlare così non serve a niente che devo spingere non di pancia ma come se dovessi andare di corpo.
La posizione (quella classica ginecologica) non mi piace e non mi piace come si comportano con me, mi sento solo sgridata e non aiutata, soprattutto quando entrano a visitarmi nessuno mi dice come vanno le cose, li sento parlottare e guardarsi tra di loro e non mi spiegano niente… L’ostetrica anziana mi dice che respiro male e non so come faccio a non mandarla a quel paese (vorrei vedere lei con la rinite mentre partorisce…)comincia così a montare una grande rabbia che sfogo nelle spinte e dopo circa 1 ora vedo arrivare l’ostetrica con forbice e lametta e capisco che mi faranno l’episiotomia… Alè, proprio il parto + medicalizzato della storia… insomma mi tagliano e con altre due spinte finalmente sento uscire la testolina del mio tesoro dolce, non ci credo, penso a lui, penso che deve trovarsi proprio scomodo e che mi devo dare una mossa, così ce la metto davvero tutta,penso che se non esce ora non esce più, penso che sono allo stremo ed ecco che esce una spalla poi l’altra e sguscia letteralmente fuori come un pesciolino, io non capisco più niente, non so + nemmeno se sento dolore o no ed ora nemmeno me lo riesco a ricordare!!
Ci avevano avvisati che avrebbero dovuto portarlo subito via perché il liquido era parecchio tinto così l’ostetrica non solo gli taglia immediatamente il cordone (cosa che mi fa inorridire perché ci tenevo molto lo tagliassero solo dopo che avesse smesso di pulsare….) ma nemmeno me lo danno, lo intravedo velocissimamente e lo riportano poi dopo 10 minuti ma non posso nemmeno averlo sulla pancia perché mi devono cucire la "jolanda" e così lo danno al papà che è di fianco a me e li guardo guardarsi, è amore a prima vista, Yari è dolcissimo non piange nemmeno e non ho mai visto mio marito così felice… ma quante volte ho pensato a quanto avrei voluto tenerlo vicino, stretto, baciarlo infinitamente, quel momento non ce lo restituirà mai nessuno…
Mi fanno subito una puntura per far uscire la placenta (altra cosa che non ho capito visto che al corso ci avevano detto che di norma si aspetta anche un’ora, ma ormai sono troppo stanca e incredula di aver mio figlio fuori da me…).
A questo punto mi guardo la mano destra che mi faceva male sin dall’inizio (cosa che avevo detto all’ostetrica) e mi accorgo che è gonfia almeno 5 volte il suo volume normale, praticamente la cara giovane ostetrica mi aveva inserito male l’ago cannula per cui il liquido se n’è andato a spasso per la mia mano…oltre a questo simpatico inconveniente (la mano si è sgonfiata A CASA per cui non sono riuscita nemmeno a tenere bene in braccio mio figlio nei suoi primi giorni di vita) dopo circa 1 ora sento che hanno finalmente finito di cucirmi lì sotto ma TADAMMMMMMMMMMMMMM sento dire che hanno cucito un punto insieme ad un filo del tampone e quindi è tutto da rifare, devono scucire e ricucire… NON HO PAROLE, ancora mi chiedo perché non ho piantato un casino pazzesco, probabilmente non ero proprio in me perché per come sono fatta io…

Yari nasce alle 4.44 del mattino e alle 6 passate usciamo dalla sala parto, ci parcheggiano in uno squallido ripostiglio (davvero molto poco romantico) e continuano a dirci che ora ce lo riportano e passano circa 2 ore (le famose due ore in cui al corso ci avevano detto avremmo potuto stare noi tre soli…sì come no…)

Finalmente mi danno la camera, per il momento sono da sola, meno male,mi lavo un po’ da sola (assistenza inesistente) in + la mano mi fa più male della “jolanda” e non riesco nemmeno a sentirla, sono davvero nervosa e stremata e mi hanno praticamente abbandonata a me stessa… Finalmente portano Yari,lo attacco al seno implorando di aiutarmi perché subito sento malissimo, come se avesse i denti !!!e so che non va bene,in + con questa cavolo di mano ho davvero difficoltà… mi sembra un incubo… io che ero così ottimista riguardo a questo ospedale vorrei ora avere del tritolo per farli saltare tutti in aria… Ciliegina sulla torta non riesco a fare la pipì così mi mettono un bel catetere per 24 ore… non vi dico che bello il rooming-in 24 ore su 24 con questi presupposti e questo tipo di assistenza (ripeto INESISTENTE)…dovevo andare IO al nido la notte per farmi aiutare ad attaccare il bambino al seno perché quando chiamavo dalla camera non arrivava nessuno, solo infermiere scocciate e maleducate… una cosa pazzesca, altro che ASSISTENZA è stato un incubo,dovessi mai fare un altro figlio firmero’ per andarmene immediatamente a casa giuro.
Tralascio il capitolo sull’igiene nel bagno in camera (uno in 4) e tutto il contorno..insomma l’esperienza dell’ospedale, durata SOLO 48 ore per fortuna) è stata terribile, ora Yari ha 4 mesi e mezzo e per via di quell’episiotomia fatta DA CANI mi è cresciuta della carne all’interno della vagina che un bravo ginecologo - nuovo e non quella che avevo e che lavora sempre in quell’ospedale) mi ha tolto questa carne praticamente a FREDDO sono andata a posto solo un mese fa… A casa l’allattamento al seno è fallito dopo nemmeno un mese (grazie anche alle aggiunte di latte artificiale e acqua e zucchero e ciuccio date in ospedale e grazie alla mancanza di aiuto e DOLCEZZA) nonostante ci tenessi tantissimo (ho addirittura chiamato una volontaria della Leche League per farmi aiutare), cosa che ho vissuto molto male (nonostante soffrissi per le ragadi date dallo scorretto attaccamento ALLATTARE E’ BELLISSIMO)…

Siccome in ospedale non mi hanno dato né purghe né niente,una volta tornata a casa per i primi 8 gg non sono andata di corpo perché avevo troppo male per l’episiotomia e spingere era impensabile, bhe mi sono venute delle ragadi anali con cui sto ancora combattendo una durissima battaglia… Ci sono stati dei momenti in cui lo sconforto sembrava prendere il sopravvento ma ce la farò a superare tutto, ce la farò grazie ad un bellissimo sorriso sdentato dai poteri magici e all’amore di mio marito…

Auguro a tutte un parto e soprattutto un post-parto migliore del mio…..,auguro a tutte un bimbo bello e dolce come il mio...

AGGIORNAMENTO: ora Yari ha quasi 22 mesi, lui è l’amore, l’amore... Alla fine dopo 7 mesi dal parto sono stata operata per le ragadi anali,è stato tutto davvero duro ma finalmente sono guarita, abbiamo problemi col sonno di nostro figlio dalla nascita ma ormai,dopo averle provate un po’ tutte, ci siamo rassegnati e aspettiamo tempi migliori. Yari parla già tantissimo e a volte mi sembra proprio un ometto… Ogni tanto mi ritrovo a pensare alla possibilità del secondo figlio e sono totalmente sdoppiata, ci sono momenti in cui mi sembra una pazzia e altri in cui mi sembra la cosa piu’ logica e naturale del mondo.

Ma il traguardo piu’ importante che ho finalmente raggiunto è quello di essermi “perdonata” per non aver avuto il parto che volevo, per non aver potuto allattare,per tutti quegli errori che noi mamme alla prima esperienza pensiamo di fare, insomma mi sento una brava mamma semplicemente per il fatto che ce la metto tutta per esserlo e forse QUESTO significa decidere di diventare genitore e non “semplicemente” decidere di concepirlo.

2 commenti:

  1. Mi sembra la mia storia, tale e quale!

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  2. Ciao Anonima, avresti voglia di raccontare? Puoi farlo qui, ne farei volentieri un post :)

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