venerdì 16 dicembre 2011

sono felicissima e quasi sotto shock

Il 6 novembre ero a 39 sett. e chiamo Valeria per dirle che avevo prenotato i monitoraggi e le chiedo quando volevamo incominciare a farli, lei mi dice che il giorno dopo sarebbe stata di turno e di andare verso le 22.

Mi chide se volevo andare direttamente con lei dopo il corso di preparazione al
parto che anche io stavo frequentando. Le rispondo che ci saremmo viste lì, ma che preferivo andare con la mia macchina. Avevo qualche contrazione ma stavo bene e dopo un bagno sono andata a dormire.

Durante la notte mi svegliano i dolori e mi stupisco di percepirne la regolarità. mi riaddormento e tento di non pensarci, non mi sentivo ancora pronta...

Dovevo portare i bambini a scuola la mattina, il mio compagno si era preso le ferie da qualche giorno dopo.

Ho svegliato Maia e Jan e detto a Stefano che avevo qualche contrazione ma che volevo comunque portare i bimbi a scuola, che è lontana un po' da casa nostra.
Lui mi convince di tenerli a casa con me e va al lavoro.

Le contrazioni continuano leggere ma regolari e decido di farmi un altro bagno mentre i bambini giocano tranquilli. Verso mezza mattina arriva Nana, la
ragazza brasiliana che mi aiuta in casa.

Decido di chiamare Valeria e dirle delle mie contrazioni che rimanevano regolari. Parlo con Claudia la sua segretaria e le dico come stavo e di farmi richiamare quando Valeria era libera. Provo a riposarmi sul letto ma non riesco perché i dolori
anche se non forti non me lo permettono, mi faccio un altro bagno do mezz'ora, poi Valeria mi richiama e mi dice che sarebbe passata alle 14 per visitarmi.

Chiedo a Nana di uscire con i bambini e aspetto facendo ginnastica sulla palla da parto che ho anche in casa. Nel frattempo torna Stefano e poi arriva Valeria. Mi visita e perdo il tappo, lei mi dice: "Brava, se son rose fioriranno!, Ma secondo me c'è ancora tempo", e mi ripete di andare in H alla sera a fare il monitoraggio e se volevo andare con lei. Le dico che lascio i bambini e che mi faccio ancompagnare
da Stefano, il mio compagno.

Nel pomeriggio i dolori si fanno più forti e verrso le 16 richiamo Valeria, lei mi risponde che da come mi aveva visto c'era ancora tempo ma di andare da lei
alla sua associazione dove aveva il corso se volevo.

Tornano i bambini e mi portano in dono arance selvatiche, gioco anche un po' con loro e gli dico che il fratellino forse sarebbe nato quel giorno, mi faccio un altro bagno e esco piegata. Richiamo Valeria e mi dice di andare da lei con Stefano. Mando Maia e Jan da mia madre che abita due piani sopra di noi e con Stefano usciamo.

Saranno state le 18. I dolori aumentano e quando arriviamo da Valeria incomincio a strillare, lei ci fa sistemare in una stanzetta dove mi visita e mi dice che va tutto bene ma che è ancora presto, mi sistema seduta su una palla da parto e appoggiata con le braccia sul lettino da visita con un grosso cuscino.

Non era male la posizione, ma i dolori lo stesso allucinanti e continuo a strillare AAAAAAAAAAAAAA.

Ad un certo punto mi sono ricordata che nel libro di Ina May c'è scritto che i suoni bassi favorivano il travaglio e allora ho provato a fare OOOOOOOOOOOO ad ogni contrazione e Stefano mi ha chiesto perchè avevo cambiato vocale, gli rispondo: "Perché non mi piaceva più A" e ci mettiamo a ridere.

Nella stanza accanto ci sono Valeria e tutte le ragazze del corso di preparazione al parto ma io continuo a urlare. Dopo un po' Valeria mi rivisita e mi dice che c'è sempre tempo ma che quando finiva il corso alle 8,30 ci avrebbe portato in H con lei che attaccava il turno.

Decido di spegnere il cellulare, non guardare più l'ora e avevo già concordato con Valeria di non voler sapere i centimetri di dilatazione e altre informazioni
tecniche sull'avanzamento del travaglio.

Prendo Apermus ogni 15 minuti, i dolori sono molto forti, ma anche io mi sento abbastanza forte e tranquilla. Il tempo passa Veloce e Valeria saluta le ragazze del
corso e arriva a dirci: " Andiamo, seguitemi con la macchina". Camminare non era piacevole e in macchina mi sentivo malissimo, comunque siamo arrivati in
fretta. Valeria entra per prima a vedere chi c'era di turno e poi ci dice di entrare. Mi visitano e si accorgono che avevo anche forato il sacco. Valeria parla con il medico di turno e gli dice che era un VBAC. Risponde lei per me a tutte le
assurde domande tipo:" Che lavoro fai? o " I gemelli sono nati a termine?" , io mi alzo e me ne vado a camminare urlando per i corridoi del PS che rimbombano tantissimo ma non me ne importa niente e nessuno mi dice niente. Stefano mi tiene per mano e forse un po' si vergogna che strillo tanto.

Poi Valeria ci dice di seguirla in sala parto. Dovevamo prendere l'ascensore e non volevo salire perché era troppo soffocante, ma mi faccio coraggio. Arriviamo al blocco parto e sento che il bambino è sempre più in basso e allo stesso tempo mi domando se ce la far a sopportare nel caso le cose andassero per le lunghe.

Intanto Valeria saluta le ostetriche e le alunne e chiede una sala parto. Mi mettono prima nella numero 4 che non piace a Valeria, un'ostetrica carinissima mi dice di respirare quando ho la contrazione, mi sembrava assurdo, riuscivo
solo a urlare come una matta. Poi ci spostiamo nella numero 2 che Valeria dice che va bene. Mi attacca il monitoraggio ma rimango in piedi. Tempo due contrazioni e sento spingere, vedo Valeria e la studentessa che si preparano, non mi sembra vero e ancora non posso crederci che stia nascendo!

Stefano si mette seduto sorridente a filmare. In due contrazioni e tre spinte da indemoniata nasce Yari!

Valeria lo prende al volo; sono le 22 e 03, sono felicissima e quasi sotto shock.

Valeria mi dice di sdraiarmi perchè ero ancora in piedi, Stefano ci guarda con amore mentre Valeria mi mette Yari sotto la maglietta ancora attaccato alla placenta.

Aspettiamo qualche minuto e ricominciano le contrazioni, in un attimo esce anche la placenta che chiedo di guardare.

Stefano taglia il cordone quando smette di pulsare.

Valeria ci chiede se la placenta ce la vogliamo portare a casa. Rido e dico di no... Poi mi dice che mi devono dare un p di punti e mentre lo fanno arriva
anche il medico di turno che si stupisce per la velocità e si complimenta con me.

Chiamiamo subito ivmiei che tenevap i bambini e gli diciamo di venire, arrivano con Maia e Jan. Valeria anche è contenta e ci incoraggia a chiedere le dimissioni per la mattina dopo e andare a casa. Siamo felicissimi tutti insieme.

Grazie anche a voi.

So di essere stata fortunata e protetta da Valeria e dalle stelle, auguro a tutte di riuscire in ciò che credono. Per me è stata una grandiosa esperienza, se avessi conosciuto prima Valeria sono sicura che avrei partorito in casa i miei gemelli!

Un bacio a tutte e un pensiero speciale in un giorno speciale per Francy...

Vi lascio il link del video "Yari è Nato"
http://it.youtube.com/watch?v=ty22laxleGY

Vale

(post originale)

2 commenti:

  1. Che bello questo racconto. Io ho avuto un bruttissimo cesareo mai accettato, so che è servito a salvarci la vita, la cicatrice in paNCIA non si vede più ma nell'anima brucia ancora tanto. Chissà se un giorno anche io sarò furtunata da poter avere un vbac. Ah dimenticavo, tantissimi auguri e buona vita piccolo Yari

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  2. Ciao Mammaingegnosa, grazie della visita! :-) Ti auguro di realizzare il tuo sogno, comunque vedo che i racconti di VBAC stanno diventando sempre più numerosi, è un ottimo segno per tante mamme. Buone Feste e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.

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