venerdì 17 febbraio 2012

sono così piena di amore che sento di amare tutti

Ho partorito a settembre 2011 e man mano che mi avvicinavo al grande evento ho letto spesso racconti di parto in rete. Ero al mio primo parto, non avevo idea di cosa aspettarmi ed ero curiosa. Ho pensato che informarmi e leggere altre esperienze mi avrebbe aiutato.
Mi sono prepararta al parto come ci si prepara ad un esame o a una gara sportiva...Poi ho scoperto che ogni parto è a sè e quello che si prova non è descrivibile a parole, ma l'idea di prepararmi prima, di conoscere almeno fisiologicamente cosa sarebbe successo al mio corpo mi ha aiutato molto, anche solo psicologicamente.

Io ho partorito in acqua in una piccola struttura pubblica e ho un bellissimo ricordo del mio parto, tutto legato all'intimità e al rispetto dei miei tempi e di me come donna che mi ha fatto sentire come a casa, pur trovandomi in un ospedale.

Ho pensato di inviarvi il mio racconto, già postato in un'altro forum, se pensate possa essere di qualche interesse...



Sofia è nata in acqua.

Mi ero preparata al parto come si fa con una esame o una gara sportiva. Mi ero studiata la fisiologia di travaglio e parto, fatto esercizi di respirazione e tanto stretching.

Dpp il 25 settembre 2011.
Sabato 24 alle 2 di notte arriva la prima contrazione. La riconosco subito: un dolorino al basso ventre che pian piano arriva e poi si ritira come un'onda. Nel giro di un'ora ne arrivano altre due. Davide si gira nel letto, gli sussurro che forse ci siamo e poi... ci dormo sopra!
Alle 7 ci alziamo. Le contrazioni ci sono ancora, leggere, ma più ravvicinate, ogni 10-15 minuti. D deve andare al lavoro un paio d'ore. So che prima di andare in ospedale devo aspettare che le contrazioni diventino regolari ogni 5 minuti (l'ho chiesto a chiunque nelle ultime settimane, anche alla cassiera del supermercato), anche nel mio caso con tamponi positivi, la terapia antibiotica la fanno solo a travaglio avviato.
Il piccola/a (ancora non sapevamo fosse Sofia) si muove arzillo/a, quindi sono tranquilla. E sono anche felice ed eccitata, incredibile a dirsi per un'insicura cronica come me, ma mi sento pronta!

Faccio colazione, doccia, finisco di preparare la valigia, navigo... e intanto comincio a fare avanti e indietro dal bagno, in un paio d'orae avrò l'intestino pulito e brillante, come nuovo! Comincio ad avere anche piccole perdite di sangue. Allora ci siamo davvero!
Torna D, si prepara e decidiamo di andare in ospedale. Tra una contrazione e l'altra c'è ancora un'era glaciale ma ora sono più forti, quando arriva l'apice devo accucciarmi, stringere qualcosa e respirare. Arrivano ogni 7/8 minuti e durano... 1 minuto e mezzo,due?! Forse sbaglio a monitorarle, pensavo fosse più facile, altro che precisione da orologio!

Arrivati all'ospedale lasciamo la valigia in macchina e verso mezzogiorno siamo al pronto soccorso.
Naturalmente c'è il pienone! anche in reperto la saletta monitoraggi è al completo, quindi l'ostetrica Giusy ci sistema in uno stanzone, mi fa sedere su una sedia e mi attacca alla macchina. Intanto con lei e un'infermiera, a turno, compiliamo una valanga di carte!
Mi staccano dal monitoraggio, bisogna attendere la visita per sapere se è il caso di trattenermi.
Intanto D, carino, quando arriva una contrazione mi massaggia...le spalle! D'altronde la schiena non mi faceva male...

Verso l'una finalmente la visita! La ginecologa di turno guarda le mie carte, Giusy guarda me. Responso: dilatazione completa, si vede il sacco! (Eh sì, è ancora lì bello integro lui, e io che dormivo da due settimane con la cerata sotto le lenzuola per salvare il materasso!)
D sgrana gli occhi e chiede: - E' questione di momenti?
Pensava di non fare in tempo a recuperare la valigia! Magari!...
Terapia antibiotica addio! Mi costerà due giorni in più di ospedale per tenere Sofia sotto osservazione...

Mi chiedono se voglio fare il parto in acqua. Siamo nel piccolo ospedale, qui c'è una sala per il parto dolce, la "sala cicogna", un appartamento in miniatura con arredamento in legno pareti colorate, letto matrimoniale e vasca per travaglio/parto in acqua. Se tutto fila liscio come l'olio e si rinuncia all'epidurale si può scegliere di partorire qui, seguite dalle sole ostetriche. Una bella fortuna trovarla libera!

Al momento però non me ne rendo conto, mi avessero proposto lo sgabuzzino mi sarebbe andato bene lo stesso.

Ultime carte (ma quante sono!) e mi sposto in sala cicogna con un asciugamano intorno alla vita. Luci soffuse e musica new age con uccellini che cantano. Avrei preferito Cat Power, ma è carino anche così. D mi aspetta già lì con la valigia (dev'essersi teletrasportato). Fa caldissimo! Già faceva caldo fuori, ma qui...

Finisco di spogliarmi e mi fiondo in vasca. L'acqua è ancora più calda (37° per accogliere Sofia)! Mi sento come una cipolla nel brodo...
Il dolore delle contrazioni diventa subito meno forte... ma ormai il dolore più forte lo sento sotto, una pressione enorme!
Giusy mi dice quando le sento di assecondare le spinte, quindi mi metto in posizione "turca" e inizio a spingere. Giusy dall'esterno controlla guardando in uno specchio posto tra i miei piedi facendo luce con una torcia, e tiene monitorato il battito della piccola.

Beh, non dico che speravo di cavarmela in 3 spinte, ma neanche di andare avanti a spingere per più di 1 ora e mezza!

D mi accarezza la testa e mi mima la respirazione. Sì, bravo, così mi rinfreschi un po'!

Ormai il dolore è continuo, penso che mi scoppieranno tutte le vene lì sotto! Dico a Giusy che non ce la faccio! Mi propone di rompere il sacco...ma come, è ancora lì'?

Ormai è fuori, deve solo pizzicarlo, e... sollievo zero!

D è già da un po' che cammina avanti e indietro e mi dice che si vede la testa..

Insomma adesso basta! Tanto di qui prima o poi deve uscire!
Spiiiiingo più forte che riesco, vado a fuoco e finalmente esce la testa!

Un'altra spinta ed eccola che fa una capriola in acqua! Giusy mi aiuta a prenderla in braccio a finalmente mi rilasso sdraiandomi in vasca.
La lavano e la scaldano con la doccetta mentre io l'annuso e la guardo con un sorriso ebete... lo stesso che vedo in faccia a D, che intanto lievita a un metro dal pavimento fregandosi gli occhi lucidi...

Sofia (ora sappiamo che è una Sofia!) è tutta rossa, mi guarda con gli occhi aperti e continua a muoversi come ha fatto fino all'ultimo dentro la mia pancia..

Assomiglia tanto al maestro Yoda di Guerre Stellari ma non importa, tanto è comunque amore a prima vista!

Mi sposto su un materasso poggiato a terra e lì aspettiamo che il cordone smetta di pulsare, poi taglio del papà e secondamento (ancora devo spingere!?)

Qualche punto dato dall'ostetrica per lacerazione esterna, e poi si festeggia con i parenti che D ha avvisato a cose fatte (mia madre ha ricevuto la telefonata in mezzo alla via più trafficata del paese e si è messa a urlare a tutti "E' nato! E' nata!")

Io sto bene, benissimo, solo i punti mi danno un po' fastidio, ma sono piena di energie, passo tutta la notte insieme a D a guardare il nostro piccolo miracolo che dorme...
Mai provato emozioni così forti!

Sono così piena di amore che sento di amare tutti, chiunque, il mondo intero!

Altri due giorni in reparto, i primi dolori dell'allattamento, poi finalmente a casa dove inizia la nostra meravigliosa avventura in tre.


Carla Padovani

1 commento:

  1. QUESTO SI CHE è UN RACCONTO...MI SONO EMOZIONATA ANCHE IO...AUGURI!

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