martedì 2 novembre 2010

se potessi tornare indietro

Maia,
sono onorata che tu sia interessata alla mia storia, però ti prego non mettere il mio nome.
Ho partorito in casa. A casa mia.
Avevo deciso di farlo e mi ero informata in tutti i modi possibili con libri, siti internet ufficiali, racconti di donne conosciute che avevano partorito in casa. Sono un ingegnere e non mi piace lasciare nulla al caso. Insomma ero decisa e così -dopo averne incontrate altre tre- mi sono affidata all' ostetrica più famosa di tutta la città. Più famosa e costosa di tutta la città.
La gravidanza è andata bene. Mi sono fatta seguire dalla ginecologa del consultorio e poi, negli ultimi mesi, anche dalla ostetrica. Avevo letto che il parto in casa è sicuro solo se la gravidanza è fisiologica ed io volevo esserne sicura. Ho fatto tutti i controlli previsti per essere sicura che tutto andasse per il meglio. Non ho saltato neppure un'analisi, un test, un'ecografia.

Volevo essere sicura che tutto stesse andando per il meglio e che tutto fosse in sicurezza. Ho preparato tutto il materiale richiesto (compresa la bombola dell'ossigeno) ed è cominciata l'attesa ...
Il parto in se è stato veloce ed emozionante: 1 ora e mezzo di travaglio ed una fase espulsiva di pochi minuti (quando l'ostetrica è arrivata riuscivo già a toccare la testa della bimba e sentire i suoi capelli!). In bagno, in ginocchio abbracciata al water ho partorito la mia piccolina. E' stato molto emozionante.
Quando la testa è uscita ho gridato "La prendo io!" e così è stato. Era bellissima tutta rosa e perfetta. Ha fatto appena "nghè nghè" e l'ho stretta al petto.
Erano le 11:32.
Alle 12:00 è arrivato il papà e alle 13:30 è tornato il fratellino da scuola.
Eravamo così felici!

Alle 22 è cominciato l'incubo.
La pressione mi sale alle stelle, mio marito mi porta in ospedale dove perdo conoscenza.
Risonanza magnetica e TAC: edema cerebrale.
Durante la notte un attacco eclamptico (simile in tutto ad un attacco epilettico).
Mi hanno ripreso per i capelli nel reparto neurologia del San Camillo.
Mi sono risvegliata con la vista compromessa ed un braccio paralizzato.
In pratica ho avuto la temutissima eclampsia post parto.
Ho rivisto la mia bambina dopo 2 lunghissimi giorni.
E pensare che non volevo partorire in ospedale anche perchè non volevo che nessuno me la portasse via nemmeno per farle il bagnetto e non volevo che nessuno le desse nulla da mangiare ... alla fine invece, ironia della sorte, ha passato due giorni senza di me e con il latte artificiale!
Ringrazio il cielo di non aver avuto la crisi eclamptica nel momento esatto del parto altrimenti ora non stringerei la mia bambina tra le braccia!

Per il parto in casa la gravidanza deve essere fisiologica ... ma chi lo stabilisce se è fisiologica? Di certo l'ostetrica non sempre è in grado. La mia per esempio (tanto famosa quanto pubblicizzata!), ha ritenuto più importante incassare un assegno di 3200€ (che sarebbero stati SOLO 2600 se non avessi chiesto la fattura!) che informarmi dei possibili rischi legati ad un parto in casa con i valori del fegato e delle piastrine come risultavano dalle ultime analisi che lei stessa mi aveva prescritto. Mai mi ha informato sui possibili rischi legati comunque al parto in casa anche in una gravidanza fisiologica.
Ricordo che quando le chiesi "Cosa mi dici sulla sicurezza del parto in casa?", mi disse "Cerca su internet con la parola chiave homebirth safety"!

Purtroppo quello che mi è successo mi ha molto segnato così come ha segnato fortemente anche i miei familiari e soprattutto mio marito.
Sono costantemente sull'orlo della crisi di pianto e non passa giorno che io non pensi "se potessi tornare indietro".
Magari sarebbe successo tutto lo stesso, anche se avessi partorito in ospedale, ma sarei stata seguita, come si dice, non me la sarei andata a cercare e mio marito non sarebbe così disperatamente arrabbiato con me (lui non voleva che io partorissi in casa perchè aveva paura degli imprevisti).
Parlano di 'enpowerment' della donna. Io ho perso totalmente la fiducia in me stessa: ho messo in pericolo la vita della mia bambina ed anche la mia stessa vita!
Ogni singolo giorno penso al parto della mia piccolina che sarà per sempre segnato dal doloroso ricordo di quello che è successo.
Anche adesso che scrivo queste cose ho difficoltà perchè le lacrime mi segnano il viso e non so quando e come riuscirò ad uscirne.

Se stai pensando al parto in casa auguro il meglio a te e a tuo figlio ma, ti prego, riflettici bene ...
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_629_ulterioriallegati_ulterioreallegato_1_alleg.pdf

F.

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