lunedì 7 giugno 2010

Il mio vbac. Lo rifarei?

Premetto che il 19 ho avuto la visita e l'eco dal mio gine e che mi e' stato detto che ci voleva ancora un po' di tempo e che potevamo tranquillamente arrivare a 40 + 5 settimane...

Alle 4 del 20 maggio mi sono svegliata con dei doloretti diversi dal solito, vado in giro per la casa finché alle 6 sveglio mio marito dicendogli se puo' stare a casa dal lavoro; anche se non avevo grandi dolori avevo come un presentimento...

Alle 8 del mattino cominciano le contrazioni vere e proprie e mio marito mi accompagna all'ospedale. Qui mi fanno il tracciato, ci sono le contrazioni ma l'utero e' chiuso. Non sanno se dimettermi siccome ho avuto un cesareo in precedenza dicono che il mio caso e' diverso dagli altri e dovrei stare sotto controllo; chiedo pero' di tornare a casa visto che abito a 10 minuti dall'ospedale. Alle 11 arrivo a casa, le contrazioni sono veramente dolorose, vado a letto e tra un dolore e l'altro cerco di riposare. Alle 15 non ne posso più e mio marito mi riaccompagna al pronto soccorso. La situazione si e' smossa, sono a 2 cm a collo appianato. Mi fanno il tracciato e praticamente ci passo tutta la giornata. Mi visitano, mi fanno lo scollamento e finalmente alle 20 mi portano in sala travaglio. Qui mi insegnano a spingere (non avevo fatto il corso pre parto), spingo e chiedo di tornare a casa, dico cose strampalate ma l'ostetrica è abituata e non fa una piega. Come nei peggiori dei film inizio a urlare, ma devo farlo, non riesco a trattenermi, è come una liberazione dal dolore. Mi portano finalmente in sala parto, qui mi fanno l'episiotomia (che dolore ora!!!) e in breve alle 22 e 53 nasce la mia Arianna.

Mio marito mi abbraccia io sono distrutta ma felice, vedo il cordone, la visita.
Poi a un certo punto cacciano mio marito, è iniziata un'emorragia, cercano di capire da dove arriva, praticamente si è rotta un'arteria dell'utero credo. Mi sento male, vomito, mi gira la testa. Credo che mi abbiano addormentata perché non ho più sentito niente. Mio marito è fuori in preda al panico, non so quanto sono rimasta dentro ma alla fine mi hanno portata in camera con 200 flebo. Sono stata in ospedale 5 giorni, ogni giorno flebo di ferro e si è parlato anche di trasfusione ma per fortuna l'emoglobina ha ricominciato a salire. ora sono a casa, mi ci vorrà circa un mese e mezzo per riprendermi ma le mie bimbe e mio marito mi stanno già facendo guarire. Oggi sono uscita e mi sento molto meglio e in tutto questo la cosa più dolorosa al momento sono i punti dell'episiotomia che non mi fanno star seduta.

In conclusione il mio parto naturale dopo il primo cesareo è andato bene, l'emorragia è dovuta la fatto che ho le vene sottili e se per la prima bimba avessi partorito naturalmente sarebbe successo lo stesso. A saperlo facevo subito un altro cesareo, così non dovevo neppure sopportare le contrazioni.

Lo rifarei? Adesso che ho qui mia figlia lo rifarei 1000 volte ma la mia vita ora e' importante e preziosa per loro e un terzo bambino non so se avrei il coraggio di farlo (anche se i dottori dicono che e' possibile).

Un bacio a tutte

Betta Beatrice 2 anni e mezzo e Arianna 9 gg
(post originale)

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