mercoledì 23 giugno 2010

spero che rimarrà solo un brutto e lontano ricordo

ho già un figlio di quasi 17 anni e dopo tanto abbiamo desiderato un'altro pargolo che ci girasse per casa. smessa la pillola ci proviamo e al primo colpo ecco matteo.la gravidanza inizia con forti dolori all'utero ma dopo il riposo tutto ok. non sto qua dirti che avrei voluto per matteo un parto naturale come per marco,ma purtroppo il settimo mese si mette a testa in su e, pur sperando che fino all'ultimo si giri, non lo fa e così la sera del 9 giugno, mentre mi sdraio sul divano per guardarmi un bel film alla tv, mi si rompono le acque. chiamo subito mio marito che intanto era appena arrivato al lavoro e di corsa torna indietro e mi porta in clinica (dove avrei dovuto partorire in quanto ci lavora la gine che mi ha seguita pe tutta la gravidanza.) in quel periodo stavo facendo delle punture di aparina per il coagulo del sangue,e quella sera l'avevo fatta alle 18.00 e alle 22.00 mi si sono rotte le acque...

arrivata in clinica, mi fanno entrare nella stanza dove c'era un medico e un'ostetrica, che non mi dà neanche il tempo di sedermi e comincia a ripetermi "si calmi, si calmi" - ma come?! di cosa mi devo calmare, non sono mica andata da lei urlando. mah.


il dottore mi fa andare in un'altra ala della clinica a piedi, nonostante facessi fatica a camminare per le contrazioni, e mi fa l'eco su un lettino senza carta e con un cuscino senza neanche una federa (igiene???).
tengo duro e faccio ciò che mi dicono... ritorniamo nella stanza del pronto soccorso e dopo essersi accertati che avevo veramente rotto le acque mi fanno aspettare fuori su una sedia fino al ricovero. intanto arriva anche l'anestesista che avrebbe dovuto farmi il cesareo dato che il bimbo era ancora podalico, e a lui dico della puntura che avevo fatto precedentemente...
lì mi risponde che dovevano passare 12 ore dall'iniezione e che mi avrebbe operata non prima delle sei del mattino successivo. così mi portano in reparto, mi assegnano un letto e mi attaccano l'apparecchio per il monitoraggio.
avrei dovuto fare il travaglio fino alle 6, mamma mia, mi son detta... è come fare due parti... la cosa strana è che in quella clinica non esiste una sala travaglio, ma si fa in camera, quindi la ragazza che divideva la camera con me e che aveva partorito da due giorni doveva sentire me soffire e lamentarsi... io per l'imbarazzo soffocavo il mio dolore provocato dalle contrazioni, e questa è una delle prime cose brutte perchè se avessi potuto dare libero sfogo al mio dolore forse si sarebbe in qualche modo affievolito, come col primo...
arriva l'ostetrica di turno che inizia a dire che quelle che sento non sono contrazioni, e lo dice anche in malo modo, quasi scocciata, tanto che a un certo punto mi fa "per cosi poco non c'è bisogno di piangere" poi va via e ritorna dopo mezz'ora, cosi io le chiedo "ma non dovrei riferirle ogni quanto le sento?" e lei: "ma non sono contrazioni, vedi l'apparecchio non le ha catturate!" così io "ma guardi che il pulsante che dovrebbe rilevarle non è acceso!"
lei diventa tutta rossa e va via senza dire niente ma accendendo la spia rossa delle contrazioni.
poi torna e mi fa una visita dolorosissima, quasi con cattiveria (senza esagerazione lo dico). io piango, mi sento sola e abbandonata, non c'era con me neanche mio marito (mentre la gine mi aveva detto che era possibile). intanto si fanno le 5 del mattino e finalmente arrivano per portarmi in sala operatoria.
mi fanno aspettare un po' in corridoio, perché il gine tardava a scendere dal reparto (poi successivamente ho saputo dalla mia compagna di stanza che stavano tutti festeggiando qualcosa con la pizza).
ricevo la spinale che subito mi fa agitare per la sensazione di vedere le tue gambe e non sentirle, era come se stessi fuori dal mio corpo e vedessi tutto, non so bene come spiegarlo ma la sensazione è terribile. tutti armeggiano dentro di me chiacchierando tra loro di cose personali, senza dirmi non so passo per passo come stava andando il mio parto,e poi vedo all'improvviso uscire senza nesun preavviso da parte loro il mio matteo, ma lo vedo di spalle e poi non ricordo bene perché ero frastornata... non me lo hanno nemmeno messo sul petto, mlo ha solo portato un'infermiera di lato e me lo ha fatto vedere senza neanche avvicinarmelo.
mi hanno ricucita e poi mi hanno lasciata in un corridoio freddo davanti ad una porta che si apriva in continuazione per fare entrare e uscire gli addetti di turno, quindi con spifferi di corrente, e mi portano matteo in un asciugamano completamente nudo (nonostante avessi dato loro il cambio che avrebbe dovuto indossare appena nato).
siamo rimasti li un quarto d'ora sicuro, e io non stavo un granché bene e la sensazione delle gambe, dio che brutto... poi cominciava il prurito a tutto il viso e al tronco e col bimbo di fianco.. avevo paura che mi cadesse dal lettino!!!
mi hanno rovinato il giorno più bello della mia vita. ricorderò sempre di non aver visto per prima mio figlio... di non averlo potuto baciare subito!!! ora lo guardo e sono felice però quel parto non potrò scordarlo mai soprattutto il post operatorio, avevo catetere e due drenaggi, flebo e chi più ne ha più ne metta. per non parlare del rifiuto assoluto che ho avuto per il cesareo, tanto che sentire urlare le altre per il travaglio naturale mi faceva piangere per l'invidia.

ecco questo è il mio ricordo di quel giorno. col tempo, vedendo mio figlio crescere spero che di ciò rimarrà solo un brutto e lontano ricordo.

Caramella

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