lunedì 14 giugno 2010

Ora so che anche io posso fare miracoli

Caro Diego,

oggi sarà una data che io e papà ricorderemo come uno dei giorni più belli della nostra vita: abbiamo conosciuto nostro figlio!
Ecco come è andata. Il 2 gennaio ero a letto quando alle 5.27 ho avuto la prima contrazione. Ho capito subito che eravamo vicini al momento in cui ti avremmo conosciuto ma, da non credere, non ho avuto paura. Ero pronta e non vedevo l'ora di vederti! Alle 11.00 le contrazioni erano circa una ogni 5 minuti e papà decide che dobbiamo andare in ospedale. Arriviamo li e mi mettono sotto monitoraggio ma miracolosamente le contrazioni si fermano e ci rimandano a casa uffi va beh penso ne approfitto per riposare un po ma appena varco la soglia di casa con la mia valigina ecco che ricominciano accidenti!! Devo resistere! Posso farcela. Insomma passo tutta la giornata tra una contrazione e l'altra fino alle 2.00 del mattino successivo quando ormai le contrazioni sono ogni 2 minuti e io non ce la faccio più a reggermi in piedi!
Inizio a prepararmi intanto che il papà dorme e verso le 3.00 lo sveglio dicendogli che a quel punto dobbiamo correre che ci siamo quasi. Prendiamo la Smart caricata con Kit per il cordone (conservazione cellule staminali), valigia e cartella clinica. Che freddo fa.. fortunatamente non cè più il vento forte che cera ieri. La strada che ci separa dall'ospedale sembra interminabile anche se a quell'ora del mattino non c'è in giro proprio nessuno. Miky entra con la macchina al pronto soccorso e la lascia dove capita, accidenti è un'emergenza!! Appena arriviamo in ospedale mi visitano e il dottore dice all'infermiera di prepararmi che sono già dilatata di 5 cm, ma appena lui si volta io sento il rumore di un palloncino che scoppia e un sacco di liquido che cola sul lettino ops.. dottore mi sa che ho fatto un danno, mi si sono rotte le acque!!! Mi preparano in fretta e mi mandano in sala travaglio sotto monitoraggio. Li le contrazioni diventano veramente molto forti ma l'ostetrica mi dice una cosa che ricorderò per sempre e che mi ha aiutata ad arrivare alla fine: "Ogni contrazione che arriva, è una in meno prima di vedere il tuo Diego!". Ecco, dal momento in cui mi ha detto quella frase mi è venuta una forza addosso che non avrei mai immaginato. Tra una contrazione e l'altra guardavo tuo papà, quanto era buffo con il camice verde e le babbucce sopra una scarpa 45! E' stato meraviglioso, mi ha stretto la mano e mi ha dissetato per tutto il tempo, meno male che era li! Alle 05.45 l'ostetrica mi dice che la dilatazione è completata e, visto che cominciavo a sentire il bisogno di spingere, mi portano in sala parto. Qui meglio che evito di raccontare i particolari, sarei troppo tragica, comunque tra una spinta mia, un aiuto del ginecologo che mi saltava sulla pancia e l'ostetrica che mi incitava alla fine intravedo un batuffolino che sbuca li tra le mie gambe.. eccoti.. sei tu amore mio!! Non piangi nemmeno, solo un piccolo versetto per festeggiare la vita! Fatemelo vedere fatemelo vedere continuo a dire!! Ti mettono subito in braccio al papà che viene vicino a me e io ti guardo, tu sei lì già con i tuoi occhioni aperti e spaesati. Ti appoggiano sul mio petto e in quel momento per me non esisteva nientaltro che la mia famiglia! Io, te e papà li abbracciati! Ce l'avevamo fatta!!! Ora so che anche io posso fare miracoli.

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